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Cronaca Corinaldo

Corinaldo, prende a martellate il nonno: «Lui mi emarginava»

È quanto ha raccontato giovedì al ai Carabinieri il 30enne arrestato per l'aggressione a colpi di martello al nonno, Giuseppe Manoni, ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione di Ancona

«L'ho aggredito perché mi emarginava». Queste le parole del 30enne di Corinaldo rese al pm Irene Bilotta e al comandante della Compagnia Carabinieri di Senigallia Cleto Bucci dopo che lo stesso si era presentato alla caserma dei carabinieri per confessare di aver ucciso il nonno. Così almeno pensava, dopo averlo aggredito a colpi di martello e coltello. La vittima, Giuseppe Manoni, 74 anni, è ancora viva. Stazionario nella sua gravità l'uomo è ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Torrette. La prognosi è riservata. I medici gli hanno riconstrato una frattura cranica con emorragia cerebrale per i colpi subiti dal martello. E tre fendenti al torace inflitti con il coltello. Le due armi con le quali il 30enne si è presentato dal parente.

A suo dire il nonno, non occupandosi di lui, gli rendeva la vita difficile. La lite tra i due è subito degenerata in aggressione. Poi l'arrivo dai carabinieri, la confessione choc e l'arresto per tentato omicidio. Stamattina l'uomo sarà ascoltato dal gip Antonella Marrone nell'udienza di convalida dell'arresto che si terrà nel carcere di Montacuto. A difenderlo, l'avvocato Stefano Mengucci che, nominato d'ufficio, è stato al suo fianco anche durante l'interrogatorio alla stazione dei carabinieri di Corinaldo.

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