Corinaldo: nuovo no della Provincia per la centrale termoelettrica Edison
Il consiglio provinciale di Ancona ribadisce la propria contrarietà alla possibilità di realizzare una centrale termoelettrica da 870 megawatt nell'area Zipa di Corinaldo
Con un ordine del giorno presentato dal consigliere Marco Giardini (Sel) approvato all'unanimità il consiglio provinciale di Ancona ribadisce la propria contrarietà alla possibilità di realizzare una centrale termoelettrica da 870 megawatt nell'area Zipa di Corinaldo. Si rafforza così sia la posizione già espressa sia dalla giunta e dallo stesso consiglio negli ultimi due anni, sia quelle degli enti locali e dei comitati della zona che, fin dall'inizio, si sono opposte al progetto della società Edison.
In particolare, il documento chiede al ministero dell'Ambiente di revocare il provvedimento che consentirebbe alla Edison di presentare istanza di riavvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale entro il prossimo 10 agosto. Provvedimento, ricordiamo, emesso dal ministero stesso dopo il parere negativo espresso nell'agosto 2010.
"La mancata chiusura del procedimento dopo la prima bocciatura - spiega Giardini - appare illegittima. Il nostro ordinamento, infatti, specifica che ogni procedimento deve concludersi con un provvedimento corrispondente al giudizio emanato. Non si comprendono, dunque, le ragioni della proroga concessa dal ministero alla Edison, tanto più che i termini previsti per le procedure di Via devono essere perentori e non possono essere sospese sine die".
L'ordine del giorno, poi, invita la Regione "a richiedere al ministero dell'Ambiente la chiusura del procedimento" e ad astenersi, insieme all'Arpam, "da ogni preventivo coinvolgimento, anche indiretto, alla definizione dello studio di impatto ambientale". Inoltre, "impegna la giunta provinciale ad intraprendere ogni azione, se necessaria, anche di natura legale e giudiziaria, al fine di impedire la realizzazione dell'impianto prospettato e di tutelare i cittadini e il territorio amministrato".