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Cronaca Frazione Paterno

Una necropoli picena a Casine Di Paterno, la scoperta che riscrive la storia di Ancona

La scoperta archeologica porta a riscrivere alcune pagine della storia di Ancona perché testimonierebbe come nella zona periferica del territorio comunale, nell'antichità, fossero arrivati per primi i popoli piceni

Scoperto un’antico insediamento piceno in zona Casine di Paterno. Il rinvenimento è avvenuto alla fine dell'estate scorsa, quando sono state trovare delle tombe. La scoperta di allora, di per sé di grande importanza scientifica, oggi trova un’altra importante conferma: gli scavi hanno riportato alla luce anche un abitato annesso. Il che rende lo scavo straordinario perché ci racconta come nel territorio comunale sarebbero arrivati prima i piceni dei dori, riscrivendo la storia di Ancona. «E’ una scoperta che ci porta a riscrivere le pagine della storia della città - ha confermato la funzionaria del Servizio Tutela Territorio della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ancona Maria Raffaella Ciuccarelli - Lo è ancora di più dopo l’associazione tra acropoli e abitati. Stiamo parlando di un rinvenimento che anche nelle fase tarda del V secolo A.C., mentre i dorici, che io comunque chiamo siracusani, arrivarono non prima del IV. A questo punto sarà fondamentale capire il rapporto tra piceni e dori all’arrivo di questi ultimi. Speriamo di poter studiare a dovere e pubblicare il tutto». A fare la scoperta gli operai che stavano lavorando al cantiere autostradale per la terza corsia a fianco del ponte nuovo di Casine di Paterno che passa sopra l’autostrada. Ora gli scavi per la viabilità si sono fermati in quella zona, dovendo fare i conti con una ben più importante scoperta archeologica. 

NECROPOLI PICENA AD ANCONA

Solo di recente gli esperti si sono trovati a che fare anche con l'abitato. «C’è materiale edilizio di resti di capanne in grande quantità» ha ribadito la Ciuccarelli. Una delle prove più importanti sono i resti dell’argilla, da una parte liscia mentre dall’altra riporta la forma della presenza di canne. Prova di come le mura delle capanne fossero costruite con la tecnica dell’”incannucciato”, cioè posando l’argilla su muri di canne e legna, diventando così una sorta di intonaco. Dunque non ci sono dubbi: si tratta di un insediamento piceno antecedente alla colonizzazione dei dori di Siracusa ( a sua volta colonia ellenica). Una traccia di grande rilevanza anche per l’assessore alla cultura Paolo Marasca, che ha commentato: «I ritrovamenti sono straordinari e portano a scrivere nuovi capitoli della nostra storia. Gli scavi sono iniziati da poco e bisognerà approfondire con rigore le vicende di un insediamento sino ad ora insospettato. Di certo è entusiasmante una simile scoperta e ora vedremo assieme alla Soprintendenza Archeologica, con la quale è maturato un eccellente rapporto, come valorizzarla e studiarla al meglio».

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