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Cronaca

Il Natale degli anconetani: voglia di shopping, ma il portafogli piange. Regali soft e si spende meno

Parte bene la corsa al regalo di Natale, ma il caro vita frena la spesa. Secondo Confcommercio Marche si tende ad acquistare di più, ma l’orientamento è verso oggi di minor valore. L’Unione dei Consumatori ha stilato la top 30 dei beni con maggior rincaro

ANCONA - Il black friday ha di fatto lanciato la corsa al regalo di Natale. Bene lo shopping durante il ponte dell’Immacolata. I commercianti non nascondono un certo entusiasmo, ma ancora la spesa media è piuttosto contenuta. Si giocherà tutto nel rush finale degli ultimi dieci giorni. Ma già da ora è possibile fare un primo bilancio: «abbiamo registrato un aumento nel numero di regali di Natale che verranno acquistati quest’anno - dice Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche -, ma mediamente di minor valore. Ad ogni modo c’è una gran voglia di shopping». A tutti gli effetti questo sarà il primo Natale senza restrizioni e con un sostanziale ritorno alla normalità. Ma il caro vita spaventa le famiglie e mette un freno alla spesa.

La ripartenza

Se non ci fosse stata la guerra e il conseguente rincaro dei prezzi su energia e beni di ogni genere, sarebbe potuto essere il Natale della rilancio. Ma quest’anno, purtroppo, sono intervenute altre variabili a rallentare l’effettiva ripartenza dell’economia. Tutto sommato non sta andando così male: «c’è una buona affluenza e gli affari non vanno poi così male» afferma con un timido ottimismo Giorgio Pavani, titolare della boutique di abbigliamento Lay Line. «C’è un bel movimento - replica il collega Toni Tanfani, titolare della boutique Gisa - speriamo che il trend continui». Ma dalle prime stime sembra che i consumatori facciano molta attenzione ai prezzi. «Sicuramente l’accessorio è quello che funziona di più - continua Tanfani - mentre l’abbigliamento un po’ meno, almeno per ora».

I rincari

Tutta colpa del caro prezzi che ha colpito tutti i settori. In particolare sono le superbollette a mettere i bastoni tra le ruote al potere d’acquisto delle famiglie. Ma anche i beni che potrebbero finire sotto l’albero non scherzano. L’unione Nazionale Consumatori ha stilato una classifica di quelli che hanno subito il maggior rincaro rispetto all’anno scorso. Al primo posto le macchine da caffè in cialde o capsule che rispetto a un anno fa costano il 25,9% in più. Al secondo posto i film in dvd che salgono del 23,6%. Medaglia di bronzo per le fotocamere e videocamere che aumentano del 20,2%. «Il problema molto serio - evidenzia Corrado Canafoglia, presidente regionale Marche dell’Unione Nazionale Consumatori -, stiamo entrando in una fase di blocco dell’economia che preoccupa tutti quanti». Ma nonostante il forte clima di incertezza, le famiglie non vogliono rinunciare al Natale e ai regali. Decisivi, per capire quali saranno i reali effetti del caro vita, saranno i prossimi 10 giorni. I commercianti non si perdono d’animo: «speriamo che regga il trend» commenta Toni Tanfani. 

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