Dramma al porto, l'amico di Luca: «Perdo un fratello, potevo esserci io al suo posto»
Parla il collega del giovane papà ucciso da una cima spezzata della nave
«Era un ragazzo d’oro. Viveva per la famiglia. Era legatissimo alla moglie e ai due bambini, non posso immaginare il dolore che stanno provando...» A dare la terribile notizia a Giuliana, la moglie di Luca Rizzeri, è stato Marco, suo amico e collega. Ha preso il coraggio a quattro mani e ieri mattina, subito dopo la tragedia, l’ha contattata, insieme alla Capitaneria di porto. Difficile trovare le parole per consolare una donna che ha perso un marito profondamente innamorato di lei e dei suoi due bimbi.
«Che dire? Non c’è niente da dire. E’ una tragedia che non doveva succedere. E invece è capitata a un ragazzo d’oro, uno che si divideva tra il lavoro e la famiglia. Amava il calcio, era un grande tifoso della Juventus. Domenica dovevamo andare al mare a Marcelli tutti insieme... Oggi siamo qui a piangere Luca. Com’è accaduto nessuno se lo spiega: un cavo della nave è andato in tiro, si è spezzato e la colpito in pieno. Se penso che potevo esserci io al suo posto... Noi lavoriamo insieme da tre anni, ci alterniamo nei turni. Quando è successo l’incidente non c’ero, ma mi hanno chiamato subito e mi sono precipitato. E’ stato straziante. Non posso crederci, perdo un fratello».
Ora c'è attesa per i funerali che non sono stati ancora fissati, mentre la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti: presto, però, potrebbero essere iscritti i primi nomi nel registro degli indagati.
INDAGATO COMANDANTE DELLA NAVE
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