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Cronaca

Lutto nell'atletica marchigiana, è morto Carlo Vittori: allenatore di Pietro Mennea

E' morto ieri sera nella sua casa di Ascoli. I funerali del prof. Carlo Vittori si svolgeranno nella mattinata di sabato 26 dicembre presso la Chiesa di Sant’Angelo Magno ad Ascoli Piceno, in via Sant’Angelo

Una notizia triste ha scosso la vigilia di Natale dell’atletica italiana. E’ morto poche ore fa, nella sua Ascoli Piceno, Carlo Vittori. Maestro dello sprint tricolore, Vittori legò il proprio nome in particolare a quello di Pietro Mennea, formando con lui, in uno straordinario rapporto tra caratteri forti, uno dei “binomi” tecnico-atleta più vincenti della storia dello sport italiano.

Nato ad Ascoli Piceno il 10 marzo del 1931, si era affermato in gioventù come sprinter, arrivando a vestire la maglia azzurra per otto volte, tra il 1951 e il 1954 (nel 1952, anche la partecipazione ai Giochi di Helsinki); ma solo successivamente, a bordo pista, nel ruolo di allenatore, il professore contribuì a scrivere pagine memorabili per la velocità italiana. L’approccio metodologico innovativo, il rigore applicativo, avevano bisogno di un interprete: il cerchio si chiuse all’inizio degli anni ’70, quando Vittori prese in mano il talento di Pietro Mennea, elevandolo all’ennesima potenza sportiva. Tanto crebbe Mennea sotto la guida di Vittori, tanto crebbe il prof nella sua conoscenza della materia, in un’evoluzione che rese entrambi pilastri di una vera e propria scuola italiana della velocità internazionalmente riconosciuta. Un’età dell’oro idealmente culminata, al di là degli straordinari successi di Pietro (come il primato mondiale dei 200 di Messico 1979 e il trionfo olimpico di Mosca 1980), nella medaglia d’argento mondiale della staffetta 4x100 a Helsinki 1983, con il quartetto azzurro (Tilli, Simionato, Pavoni, Mennea) fra gli Stati Uniti di Carl Lewis e le maglie rosse dell’Unione Sovietica, le due superpotenze dell’epoca.

Prodigo anche dal punto di vista letterario, decine di studenti-tecnici si sono formati sui testi firmati da Carlo Vittori, portando poi quella conoscenza in tutto lo sport italiano. L’atletica, che gli aveva conferito solo poche settimane fa la sua onorificenza più alta (la Quercia al merito di III grado), oggi si ritrova a piangerlo. Intorno ai familiari, si stringono il presidente FIDAL Marche Giuseppe Scorzoso e tutta l’atletica marchigiana. I funerali del prof. Carlo Vittori si svolgeranno nella mattinata di sabato 26 dicembre presso la Chiesa di Sant’Angelo Magno ad Ascoli Piceno, in via Sant’Angelo.

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