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Cronaca

Ancona piange Massimo Consolati, una vita dedicata agli amici e al pugilato

Si è spento all’età di 85 anni l’ex pugile. L’esordio sul ring ad appena ventitré anni, fu campione italiano superleggeri

ANCONA – Lo sport marchigiano piange Massimo Consolati. L’ex campione italiano di pugilato è deceduto oggi, 28 giugno, ad Ancona all’età di 85 anni. Nella sua lunga carriera sul ring iniziata a ventitrè anni, costellata anche dal titolo italiano superleggeri, Consolati ha incontrato i più forti pugili della sua categoria primi fra tutti i campioni del mondo Sandro Lopopolo e Bruno Arcari.

Giusto per citare un paio di aneddoti, il 25 luglio del 1964, a Senigallia, la leggendaria sfida con Lopopolo che s’impose ai punti al termine di dodici riprese combattute e spettacolari. Due anni dopo, il 12 aprile 1966, ottiene nuovamente la chance di combattere per il titolo italiano, sempre a Senigallia. Questa volta con avversario Bruno Arcari che, a causa di una ferita derivante dal gancio di Consolati, fu costretto ad abdicare (l’arbitro interruppe l’incontro per non mettere a rischio l’incolumità di Arcari).

Questo il ricordo dell’amico ed ex pugile Vladimiro Riga: «Ho appena ricevuto la brutta notizia della morte del mio amico e collega Massimo Consolati al quale mi legano anni di palestra di guanti e di combattimenti sempre ai vertici di tante riunioni di boxe Ciao Massimo posso dire che con te e con Nello Rumori ci siamo anche molto divertiti. Ciao Amico mio». E proprio il valore dell’amicizia era ciò che, leggendo i commenti sui social degli amici, lo aveva sempre contraddistinto.

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