L’esame medico: Serena è morta per soffocamento in seguito a emorragia
La piccola Serena è morta soffocata dal sangue fuoriuscito a causa di un'emorragia alla gola. Alla base del fenomeno forse la mancata cicatrizzazione dei tagli dovuti all'asportazione delle tonsille
La piccola Serena, la bimba deceduta al Salesi in seguito ad un intervento di adenotonsillectomia, è morta soffocata dal sangue fuoriuscito a causa di un’emorragia alla gola: questo il risultato dell’esame eseguito ieri dal medico legale, il professor Adriano Tagliabracci. Alla base del fenomeno potrebbe esserci la mancata cicatrizzazione dei tagli dovuti all’asportazione delle tonsille, che in questi di casi di solito vengono cauterizzati per mezzo del bisturi elettrico: una complicazione molto rara (per la letteratura medica un caso su 40mila) ma tragicamente possibile. Ancora da stabilire se la mancata cicatrizzazione sia dipesa da un errore umano o da fattori al di fuori del controllo dei medici.
Alla prova sono stati presenti anche i consulenti nominati dalla famiglia della bimba, il direttore del reparto di otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena professor Livio Presutti e la dottoressa Paola Tarsinato di Padova.
LE INDAGINI. La Procura di Ancona nominerà alcuni esperti per eseguire ulteriori accertamenti, per il momento non risultano iscrizioni al registro degli indagati: in una vicenda così delicata l’autorità giudiziaria è decisa a muoversi con ogni cautela possibile. Anche gli Ospedali riuniti di Ancona hanno aperto un’indagine interna: il direttore generale Paolo Galassi ha nominato una commissione di inchiesta composta dal professor Raffaele Giorgetti (Medicina legale), dal dottor Andrea Soccetti (Risk management) e dal professor Paolo Balercia (primario di chirurgia maxillo-facciale). I tempi stimati di indagine, secondo l’azienda ospedaliera, sono di 15 giorni.