La statua abbandonata cambia nome per essere dedicata al marinaio eroe
Da "Scala per l'Olimpo", dimenticata in un magazzino, a prua di nave per dedicare un monumento a Bruno Santarelli, marinaio falconarese sul Mas dell'Impresa di Premuda
Dall'abbandono in un magazzino comunale all'esposizione in pubblico per intitolare un monumento alle memoria di Bruno Santarelli, torpediniere della Regia Marina che a bordo di un Mas partecipò all'Impresa di Premuda e all'affondamento della corazzata austriaca Santo Stefano, il 10 giugno 1918. Peccato che per diventare memento dell'illustre concittadino la scultura "Scala per l'Olimpo" dello scultore recanatese Amos Fabbracci debba trasformarsi in prua di un'imbarcazione. La forma la ricorda. E proprio a una nave devono aver pensato in Comune quando l'opera è stata rinvenuta in un magazzino di via della Tecnica. Tanto che quando è arrivata la richiesta dell'Associazione Marinai d'Italia di Ancona, spinta dai soci falconaresi del sodalizio, in memoria di Santarelli ci si è subito orientati su quei due pesanti blocchi in marmo di Carrara sommersi da sedie, assi di legno, sacchi di sale e materiale vario. Una vita travagliata quella di "Scala per l'Olimpo". Che risale ai primi anni 2000 quando il Comune, amministrato dall'allora sindaco Giancarlo Carletti, stipulò una convenzione con l'Accademia di Belle Arti di Macerata sostenendo con borse di studio alcuni allievi, allestendo mostre in città e realizzando a proprie spese alcune opere ritenute meritevoli. "Sentinella" di Antonio De Marini, collocata ora davanti alla Tenenza dei Carabinieri in via Puglie, ma anche "Fiore" (Davide Sabatini) e "La vela" (Gabriella Ramundo) sotto il campo sportivo Neri, risalgono proprio a quel progetto per il quale, all'epoca, il Comune investì 50 milioni delle vecchie lire con l'obiettivo di arrivare a un Museo Diffuso, opere collocate in punti chiave della città.
Per il monumento di Fabbracci inizialmente si era pensato al parco di via Sardegna. Poi l'oblio. E ora? Di una nuova collocazione se ne era parlato già nel 2013. La giunta, in una delibera, aveva deciso per la rotatoria in Via Ponte Murato all'incrocio con Via del Consorzio. La missiva dei Marinai d'Italia ha riportato in auge l'argomento. C'è una terna di location: la futura rotatoria tra via Barcaglione, via Volta e via Ville, l'inizio del vialetto Saverio Marotta (altro eroe di guerra al quale i Marinai falconaresi vorrebbero intitolare il costituendo club cittadino) o l'area verde all'intersezione tra via Italia e via Flaminia. L'inaugurazione? Nel 2018 in occasione del centenario dell'Impresa. La figura di Santarelli, al quale è dedicata una piccola via di Villanova dove è situata la casa natale, era tornata a risplendere nel luglio 2015 con una mostra al Centro Pergoli organizzata dall'associazione Futura in collaborazione proprio con i Marinai d'Italia, l'assessorato alla Cultura, il Club Falconara, il Circolo Cacciatori e Operai di Villanova, l'associazione Roberto Giri e la Pro Loco. In quell'occasione furono esposti documenti dell'epoca, fotografie, decorazioni di Santarelli e degli equipaggi che agli ordini di Luigi Rizzo partirono dal porto di Ancona per sferrare alla Marina austriaca un colpo che ebbe grosse ripercussioni sull'esito delle Prima Guerra Mondiale. Tanto importante che proprio la data del 10 giugno è stata scelta per celebrare la festa della Marina Italiana.