Montemarciano, operazione "Transilvania": due arresti per sfruttamento della prostituzione
I militari sono giunti ai fermi dopo una delicatissima attività investigativa. L'operazione, denominata “Transilvania”, ha preso vita a seguito del tentato omicidio di un rumeno avvenuto la notte del 21 luglio a Senigallia in Via Podesti
MONTEMARCIANO - Nella notte, i Carabinieri di Senigallia hanno eseguito il fermo di due cittadini rumeni, C.C.I. e M.G.A., rispettivamente di 31 anni e 25 anni, originari di Sighetu Marmatiei nella regione della Transilvania. I reati contestati sono quelli di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
I militari sono giunti ai fermi dopo una delicatissima attività investigativa. L'operazione, denominata “Transilvania”, ha preso vita a seguito del tentato omicidio di un rumeno avvenuto la notte del 21 luglio a Senigallia in Via Podesti.
Per quel fatto il 23 luglio, a Bologna, i carabinieri del Nucleo Operativo di Senigallia hanno arrestato due rumeni di 25 e 27 anni che erano stati identificati per essere gli autori dell’aggressione con un coltello a serramanico. I due, giunti in via Podesti con una Volkswagen Polo, avevano affrontato altri due connazionali che erano appena scesi da una Peugeot 206. Uno dei due accortosi dell’arrivo dei malintenzionati, armati di coltello, era riuscito a darsi alla fuga, mentre l’altro era stato bloccato ed accoltellato riportando una grave lesione da taglio giudicata guaribile in 40 giorni.
Dopo il primo accoltellamento, i due aggressori avevano tentato invano di inseguire il soggetto che era riuscito a fuggire. Nel frattempo, il ferito era riuscito a stento a raggiungere il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Senigallia dove gli erano state prestate le prime cure. Le indagini, sviluppate attraverso audizioni informative, riconoscimenti fotografici, perquisizioni domiciliari hanno consentito di raccogliere nei confronti dei due ragazzi rumeni gli elementi di prova circa il tentato omicidio.
Le indagini su quella vicenda hanno fatto emergere che l’accoltellamento era maturato nell’ambito di un regolamento di conti tra bande rivali per il controllo della prostituzione su strada. I due indagati fanno parte di un gruppo criminale rumeno dedito allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione di giovani connazionali avviate al meretricio sulla statale adriatica da Marina di Montemarciano al Ciarnin. Le giovani, se la clientela era facoltosa e disponibile a pagare di più, dovevano rendersi disponibili a consumare l’atto sessuale anche in casa.
I due arrestati avevano preso in locazione un appartamento sul lungomare a Marina al fine di essere disponibili verso i clienti più esigenti, evidentemente con una maggiorazione sul prezzo della prestazione. Clienti in auto di lusso, disponibili a pagare per una notte d’amore, fino a 1000 euro, che spesso non bastava. Alcuni clienti erano diventati veri e propri amanti da cui “prendere” quanto più si poteva.
I due indagati costringevano le proprie donne ad essere più convincenti con i clienti abituali, a chiedere sempre di più per concedersi a loro. Le incitavano a fare la “scenata”: «piangi e sbatti a terra» a dire: «cosa credi? che sono la “ stracciona cinese della strada”? “mi sono rotta di te”» facendogli credere che erano intenzionate a non concedersi più.
Donne comunque costrette ad esercitare su strada quando non c’era di meglio. Anche quando in strada erano in atto i controlli delle forze dell’ordine. I due indagati consigliavano alle malcapitate di nascondersi dietro le aiuole in attesa che i Carabinieri andassero via. La situazione, però, ha preso a svilupparsi in maniera del tutto imprevista. I due indagati, infatti, dopo alcuni controlli svolti nei giorni scorsi dai Carabinieri a Montemarciano, hanno deciso di far perdere le loro tracce per un po’ di tempo. Si erano organizzati per partire alla volta della Germania. I militari in borghese, dopo un mirato servizio di osservazione, li hanno bloccati sulla Statale Adriatica mentre con l’auto carica di valigie stavano raggiungendo lo svincolo per l’autostrada.
L’auto una Volkswagen Sharan è stata sottoposta a sequestro. I due sono stati trasferiti nella casa circondariale di Ancona Montacuto a disposizione della Procura della Repubblica di Ancona che nelle prossime ore dovrà chiedere la convalida dei fermi.