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Cronaca

Detenuto sorvegliato durante il colloquio, «ti ammazzo»: poi manda all'ospedale un agente

Il 23enne era infastidito dalla sua presenza durante il video colloquio. Non è nuovo a questo genere di episodi

ANCONA - Infastidito dalla presenza dell'agente della penitenziaria durante il video colloquio lo minaccia, si alza e lo prende a cazzotti. Ancora violenza nel carcere di Montacuto. Un detenuto italiano di 23 anni ieri nel tardo pomeriggio avrebbe malmenato un agente di polizia penitenziaria che si trovava in sala colloqui con lui per sorvegliarlo. A quanto si apprende l’uomo stava facendo un video colloquio con un familiare quando ha iniziato a diventare sempre più aggressivo e ad inveire contro l’agente fino a minacciarlo di morte e a strattonarlo. Alla fine gli ha tirato una scarica di pugni in faccia e solo grazie all’intervento di altri agenti si è scongiurato il peggio.

Il 23enne non sarebbe nuovo a questo genere di episodi. Già in precedenza, infatti, si sarebbe reso responsabile di altre aggressioni simili nel penitenziario di Montacuto. L’agente colpito è finito dolorante all’ospedale regionale di Torrette con diverse ecchimosi all’occhio sinistro e alle braccia. Se la caverà per fortuna con una prognosi di 4 giorni.

«Episodi di questo genere - commenta il segretario provinciale Osapp di Ancona Giovanni Scarciolla - sono sempre più diffusi all’interno del carcere anconetano. Grava la forte carenza del personale in servizio presso l’istituto che limita gli agenti a lavorare con numeri inferiori alla media prevista. C'è poi da considerare che la polizia penitenziaria non è dotata di strumenti per difendersi da tali aggressioni come ad esempio il taser, arma invece in dotazione alle altre forze dell’ordine».

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