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Cronaca Monsano

Monsano: sprangate fuori dalla discoteca, gli indagati restano in carcere

Restano in carcere i due giovani rom accusati di aver preso a sprangate il 22enne Francesco Ciocci la sera del 12 ottobre, all'uscita dal Miami di Monsano. La ha deciso il gip dopo l'interrogatorio di garanzia

Restano in carcere i due giovani rom accusati di aver preso a sprangate il 22enne Francesco Ciocci la sera del 12 ottobre, all’uscita dal Miami di Monsano. La ha deciso il gip dopo l’interrogatorio di garanzia. Il primo ha 20 anni ed è accusato di aver materialmente colpito Ciocci al volto con la spranga. Difeso dagli avvocati Francesco Linguiti e Silvia Pennucci, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al contrario, il secondo indagato ha appena 18 anni ed è accusato di aver schiaffeggiato l’amico di Ciocci (studente di 18 anni di Filottrano) per rubargli il cellulare. E’ lui che si è spontaneamente costituito ai carabinieri di Jesi e al giudice ha raccontato la sua verità. Assistito dall’avvocato Spiridula Krokidi, ha detto che quella sera era in compagnia di una ragazza e che quando è uscito dalla discoteca era solo. Solo dopo si sarebbe accorto del trambusto e quando si è reso conto dell’accaduto, Ciocci era già a terra.

Per i carabinieri invece le cose sono andate diversamente. Il 18enne che si è costituito ha partecipato alla rapina, picchiando un ragazzo per avere il suo cellulare, l’amico di Ciocci che, quando è intervenuto, ha scatenato la furia del branco. Il gruppo si è accanito contro Ciocci fino al momento in cui il primo indagato, il 20enne, non ha preso una spranga e ha massacrato il volto di Ciocci, finito in un lago di sangue e ancora oggi ricoverato al reparto Maxillo-Facciale di Torrette, dopo ave subito un intervento delicatissimo.

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