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Cronaca Centro storico / Piazza della Repubblica

"Mobilità in città": un convegno per un nuovo concetto di mobilità

Il convengo ha attratto circa 150 cittadini. Si è parlato di mobilità e viabilità, con l'idea di tirare fuori nuove idee che superino l'attuale modo di vivere e spostarsi nei centri città con le proprie auto

Un incontro sulla mobilità e sulle tante nuove forme di viabilità che possono creare un'alternativa al modo odierno di vivere la città. E' stato questo il senso del convegno che venerdì, al ridotto del teatro le Muse, dalle ore 9:30 alle ore 17 circa, ha attratto più di 150 persone. Il convegno, dal titolo “Mobilità in città”, è stato organizzato dall'associazione Sessantacento Ancona che, avvalendosi della collaborazione di Euromobility, ha espresso la volontà di un nuovo progetto di città per Ancona, il cui fulcro è proprio la mobilità. Presenti 10 relatori di grande esperienza e alta professionalità.

Il primo a parlare è stato l'ing. Lorenzo Bertuccio (Euromobility), che ha parlato di Ancona come di una città che soffre il problema dell'inquinamento, sforando i limiti delle particelle dette Pm10. Una tra le città con il più alto numero di parcheggi a pagamento, dove il Comune è tra quelli con il più grande parco auto, quasi tutte rigorosamente a benzina. Una città senza particolari zone pedonali urbane.

Il secondo relatore è stato il dott. Leonardo Antonicelli (allergologo e medico del lavoro dell'ospedale di Torrette). Lui, in qualità di medico, si è soffermato sul rapporto tra inquinamento atmosferico e patologie delle vie respiratorie. In particolare Antonicelli ha parlato di un rapporto causa-effetto tra la quantità di polveri sottili nell'aria e l'aumento delle allergie. Proprio in una diapositiva mostrata in una sua relazione si poteva leggere: “Se ogni anno 30.000 persone muoiono per motivi legati al fumo, 5.000 muoiono per problemi respiratori”.

Per terza ha parlato Giulia Fanesi (Plus Services Srl), che ha spiegato alcune delle nuove tecnologie informatiche che permettono di avere città più smart e a misura d'uomo. L'ultima idea è quella di “My Cicero”: una app che permette  in tempo reale di ricercare gli eventi della città in cui ci si trova  e come potersi muovere da una parte all'altra. L'azienda  lo scorso novembre aveva collaborato col Comune dorico per il progetto “Open city platform.

Intorno alla metà mattinata ha parlato Claudio Bortolussi (Car city club), che ha presentato dei nuovi progetti di mobilità e parcheggio. Cosa succederebbe se si usassero molte meno auto e ci si spostasse tramite mezzi pubblici da parcheggi a parcheggi dove si possono affittare auto di volta in volta a prezzi competitivi? Un'idea innovativa. Per Bortolussi si avrebbero meno auto e si spenderebbe ogni anno molto meno per l'automobile.

Quindi l'intervento del project manager di Fit Consulting, che ha parlato di spostamento e viabilità, ma nel settore del trasporto merci e di come una città più a misura d'uomo dovrebbe gestire il carico e scarico delle merci.

Poi è stato il turno di Giulietta Pagliaccio (Fiab Onlus). Lei ha parlato della bicicletta come mezzo alternativo del futuro, sia in termini di risparmio economico che di salute.

Tra gli ultimi interventi c'è stato quello di Luca Maccari (Energy Building), che si è soffermato su alcune fonti di energia rinnovabile che possono agevolare una uova mobilità urbana. In particolare ha parlato del concetto del “point to point”, che consiste nella creazione di vari parcheggi in zone strategiche, collegate efficacemente e rapidamente da mezzi pubblici.

Ha poi relazionato l'ing. Francesco Mazzone (Aci Italia). Ha spiegato i concetti di smart mobility e smart city e di come sia importante partire dall'informazione e dalla cultura per incentivare l'uso dei mezzi pubblici e del car sharing.

Infine gli ultimi due relatori rappresentavano due esperienze concrete di due territori: il comune di Brescia e la provincia di Torino. C'era Nadia Bresciani (mobility manager di Brescia), che ha parlato della nuova metro in superficie che, proprio oggi, sarà inaugurata nella città lombarda. A parlare di Torino c'era  invece Dino Maria (ufficio mobility managment della provincia di Torino) che ha parlato del bike sharing con tessera, presente nel capoluogo piemontese.

“Siamo contenti della partecipazione dei cittadini al convegno. Per noi la mobilità è un punto centrale perchè coinvolge tutto il resto delle questioni di Ancona. Si dovrebbe partire dalla sensibilizzazione, partendo dalle scuole” ha detto Davide Barigelli dell'associazione Sessantacento.

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