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Cronaca

Ragazzina ubriaca al parco, la lettera di un'amica di famiglia a difesa dei genitori

Arriva la replica di un'amica di famiglia della 13enne che sabato scorso è stata soccorsa dai medici del 118 dopo essere stata trovata ubriaca in mezzo ad un parco

Può una sbornia adolescenziale, presa in compagnia del porpio gruppo di amici durante un sabato sera, fare di quella ragazzina una giovane allo sbando? E soprattutto può un episodio così fare dei genitori di quella giovanissima delle persone da mettere sul patibolo? Per qualcuno la risposta è no. Sicuramente no per un'amica della famiglia della 13enne che sabato scorso è stata soccorsa dai medici del 118 dopo essere stata trovata ubriaca in mezzo ad un parco, incosciente per l'alcool che aveva ingerito. Quella amica ci ha scritto e noi rportiamo il suo punto di vista, mantenendola anonima per tutelare la minorenne protagonista del fatto.

LE PAROLE DELL'AMICA. "La ragazzina, di cui conosco bene i genitori, era con un gruppo di amici i quali genitori si conoscono tutti e hanno raccontato di passare un paio di ore a guardare un film a casa di uno di loro con i genitori presenti. Ai genitori non è venuto in mente di controllare se fosse vero perché spesso succede che si ritrovino a casa di uno o dell'altro. Hanno detto che i genitori hanno lasciato uscire di notte la tredicenne. Tutto falso. I genitori erano tranquilli che la figlia si trovasse a casa di amici di famiglia e sarebbero andati a prenderla verso le 23,30. Il fatto non è successo di notte come dicono. Coloro che hanno commentato con tanta cattiveria si augurino di avere sempre figli o nipoti santi o puri perché l'episodio accaduto è successo a genitori molto presenti e addirittura severi con la figlia e puniranno pesantemente la ragazza, non se ne fregheranno come è stato scritto da qualcuno. Del resto questi ragazzini stupidamente l'hanno proprio fatta sotto il naso ai genitori e pagheranno psicologicamente lo choc di quanto successo. Non capisco perché vomitare tanta cattiveria non conoscendo realmente come sono andate le cose. Occorre meditare e non emettere sentenze, cari giudici improvvisati. Ringrazio fin d'ora la redazione per la collaborazione".

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