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Cronaca

Migrazioni, la via la summer school Univpm-Uniadrion

L’obiettivo della 2^ edizione della summer school è fornire ai ragazzi strumenti di analisi utili per comprendere le dinamiche socio-economiche legate al fenomeno delle migrazioni internazionali

“Migration and mobility in the Balkans” è il titolo della seconda edizione della summer school targata Università Politecnica delle Marche e Uniadrion l’associazione che unisce le università dell’area Adriatico-ionica. La summer school che si tiene dal 9 al 13 settembre presso la Facoltà di Economia “G. Fuà”, pone al centro il tema delle migrazioni argomento che attraverso l’analisi e lo studio si trasforma da problematica a opportunità e leva di sviluppo economico. I 20 studenti partecipanti provengono da Albania, Bosnia Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia, Slovenia e Turchia.
 
L’obiettivo della summer school è fornire ai ragazzi strumenti di analisi utili per comprendere le dinamiche socio-economiche legate al fenomeno delle migrazioni internazionali, ed in particolare dei flussi migratori che hanno coinvolto e coinvolgono tuttora l’area dei Balcani. I docenti coinvolti sono esperti e accademici di fama internazionale che da anni lavorano su questi temi, e che conoscono da vicino la realtà della regione. Tra gli argomenti trattati vi sono le interazioni tra cambiamenti demografici e migrazioni, la protezione internazionale dei rifugiati, l’importanza delle rimesse degli emigrati come fattore di sviluppo per i paesi che le ricevono. Lunedì 9 settembre l’apertura alle ore 9.00 è affidata ai saluti istituzionali da parte del Rettore Sauro Longhi, del Preside della Facoltà di Economia Francesco Maria Chelli e del prof. Donato Iacobucci Segretario Generale Uniadrion prima dell’introduzione da parte della coordinatrice del corso prof.ssa Giulia Bettin.
 
Uniadrion www.uniadrion.netL’Università Politecnica delle Marche ospita da tempo il segretariato permanente di Uniadrion Associazione delle università dell’area Adriatico-Ionica e la stessa associazione sta assumendo un ruolo centrale nella costruzione di un comune sentire nella regione Adriatico-Ionica.  Oltre 40 università fanno parte dell’associazione provenienti da Albania, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia.

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