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Cronaca

Scacco matto al traffico di eroina, ancora arresti tra cui il tuttofare della banda: era il filo diretto con il Pakistan

Il tuttofare si occupava nel dettaglio dell’intera filiera allestita per l’introduzione della droga sul suolo italiano. Prosegue l'operazione "Mezzaluna d'oro" della Squadra Mobile

ANCONA - Dopo aver sgominato il maxi traffico di eroina, il lavoro della Squadra Mobile guidata dal capo Carlo Pinto non si è fermato e le indagini sulla banda che trafficava droga dal Pakistan sono proseguite senza sosta. Questa volta a finire in manette sono state tre persone, due cittadini pakistani, uno considerato il factotum dell’organizzazione e un altro suo connazionale, insieme ad una donna polacca che aveva il compito di vendere la sostanza in particolare nel capoluogo dorico. Il proseguo dell’operazione “Mezzaluna d’oro” condotta dal personale della Polizia di Stato, Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Ancona con a capo Francesco Monterisi, ha permesso di assicurare alla giustizia i tre trafficanti. Gli ulteriori provvedimenti eseguiti nelle ultime ore, scaturiscono al termine di un’articolata attività di indagine, nel corso della quale, sono stati già arrestati in flagranza venti soggetti prevalentemente di origine straniera, e alcuni italiani, tutti dediti al traffico internazionale di eroina. 

Scacco matto 

Il tuttofare si occupava nel dettaglio dell’intera filiera allestita per l’introduzione della droga sul suolo italiano. In particolare, servendosi di diversi connazionali, suoi diretti bracci operativi, organizzava ed attuava i viaggi da e per il Pakistan, si occupava del recupero e dello stoccaggio dello stupefacente, nonché della distribuzione alla rete di spacciatori italiani e stranieri. L’uomo, era il tassello più rilevante del gruppo interamente disarticolato durante l’attività investigativa durata oltre un anno. Nel corso dell’indagine, oltre all’arresto in flagranza dei vari soggetti, aventi diversi ruoli in seno al sodalizio, tra cui ovulatori, sono stati posti sotto sequestro circa 4,5 chili di eroina. Con lui sono stati portati in carcere un altro cittadino pakistano, con un ruolo di manovalanza alle dipendenze dell’organizzazione, ed una donna di origine slovacca, che costituiva una delle maglie della rete di vendita, nello specifico nel capoluogo dorico.

I muli 

Il traffico si basava sull'utilizzo di muli che trasportavano ovuli di eroina pura, che giunta sul mercato illecito italiano quadruplicava il proprio peso, data l’elevata purezza della droga. L’illecita attività di traffico e spaccio della sola sostanza rinvenuta e sequestrata, avrebbe permesso di guadagnare ingenti somme di denaro oltre il milione di euro. L’organizzazione criminale si avvaleva dello sfruttamento di cittadini pakistani poveri e bisognosi: venivano arruolati ed indotti a trasportare, attraverso le varie rotte internazionali, medianti viaggi gravosi e rischiosi, quantitativi di droga che oscillavano tra i 400 e i 600 grammi per ciascun ovulatore. Gli accertamenti e gli sviluppi investigativi condotti dalla Polizia di Stato coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Ancona, sono culminati con l’emissione delle misure cautelari della custodia in carcere a carico dei tre sodali.

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