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Cronaca Osimo

Osimo, fagioli perduti e antiche ricette: così rinasce il foro Boario

Ecco il "Mercato delle autoproduzioni". Microagricoltori alla riscossa della mostra ospitata al Foro Boario. Manifestazione riuscita in un luogo in disuso, tanto che in Comune si sta pensando di ripetere l'iniziativa

Un mercatino di autoproduttori per far rinascere l’ex Foro Boario di Osimo in piazza Giovanni XXIII. L’iniziativa di oggi, con il mercatino allestito dai produttori e dagli artigiani della rete Genuini e Clandestini, proveniente da tutte le Marche, è piaciuto agli amministratori osimani tanto che si sta pensando di ripetere l’iniziativa, dandole un calendario predefinito.

Ecco dunque la prima Mostra Mercato delle Autoproduzioni Agricole e Artigiane. Tra gli stand, tante storie che parlano di terra e di tradizioni. Come i fagioli monachelle, una specie calabrese e rampicante, bianchi e neri come le tonache delle suore e che ricordano, con il loro pois, un tao orientale. O come la salsa di ortiche o lo zafferano Made in Offagna. Storie di vigne abbandonate da decenni e recuperate da giovani che non mancano di idee innovative: come realizzare liquori utilizzando susine essiccate.

Mercatino Osimo gennaio 2015

Una festa di scambio e di informazione. Che testimonia come il ritorno alle tradizioni agricole può rappresentare un modello di sviluppo da riscoprire e anche una possibilità di occupazione per le famiglie. Proprio a Osimo, in quattro ettari di terra, alcune famiglie si stanno cimentando nell’autoproduzione di ortaggi e pasta. Si producono pasta di grano duro (da grano Senatore Cappelli), pasta di grano tenero e prodotti dell’orto che seguono la loro stagionalità. Tra le produzioni di queste microaziende anche prodotti vegan, da semi di canapa (farine, olio, pane), grappe e amari all’aroma di sambuco, eucalipto, rosa canina, menta e zenzero, melograno. Non sono mancati momenti di approfondimento con l’incontro con i comitati No Expo, che si oppongono alla manifestazione internazionale di Milano e l’incontro con i piccoli viticoltori. 

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