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Cronaca

Caso medici specializzandi, il preside di Medicina D'Errico: «La nostra una proposta logica»

Il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia è intervenuto sulla vicenda della cancellazione delle prenotazioni al piano vaccinale da parte dei medici specializzandi

ANCONA - «A seguito dell'articolo Sindacati in difesa dei medici specializzandi: «Perché l’università non si esprime?» volevo precisare che gli organi accademici della Facoltà di Medicina  hanno inviato in data 2 gennaio una comunicazione indirizzata alla Direzione Generale dell’Azienda nella quale, in estrema sintesi, e’ stato ribadito che i medici in formazione non solo sono parte integrante del personale sanitario dell’Azienda ma forniscono un contributo fondamentale nella gestione dell’emergenza pandemica, assumendo gli stessi rischi professionali e personali degli operatori strutturati. Pertanto, la nostra proposta e’ stata quella di procedere alle vaccinazioni secondo una logica di fasce di rischio indipendderricoentemente dal ruolo e senza operare alcuna distinzione tra strutturati e non strutturati» Ad intervenire, riguardo la vicenda della cancellazione delle prenotazioni al piano vaccinale da parte dei medici specializzandi, è il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'UNIVPM Marcello D'Errico (foto a destra).  

«Gli stessi rappresentati degli specializzandi hanno sottolineato nell’articolo da voi pubblicato Vaccini, specializzandi all’attacco: «L’azienda ospedaliera riveda l’organizzazione» che la questione non a caso ha visto subito un pieno sostegno da parte dell’Universita Politecnica delle Marche, dei Direttori delle Scuole di Specializzazione. Vorrei ricordare, infine, che stiamo vivendo un passaggio epocale caratterizzato da una rinascita di insicurezze. Oggi più che mai, è imperativo che ciascuno di noi contribuisca in maniera costruttiva a contrastare in maniera efficace la pandemia risolvendo le criticità’ che possono crearsi in uno scenario così complesso quale quello di una campagna vaccinale che non ha precedenti nella storia dell’umanità e investire seriamente nella “salute globale” per migliorare il benessere delle popolazioni e promuovere i valori umani in un mondo che ha un profondo bisogno di salute ed equità».

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