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Cronaca

Amianto killer, concesso super risarcimento alla famiglia dell’operaio dei cantieri morto nel 2017

Fincantieri dovrà risarcire di 720mila euro i parenti. La vittima aveva prestato servizio dal 1961 al 1963

ANCONA- Otterrà un maxi-risarcimento di circa 720mila euro la famiglia dell’operaio anconetano, deceduto a 80 anni nel 2017 per mesotelioma pleurico una malattia strettamente connessa all’esposizione all’amianto, che aveva prestato servizio al cantiere navale dal 1961 al 1963. La sentenza a carico di Fincantieri è stata pronunciata dal giudice Arianna Sbano dopo la causa portata avanti dai familiari rappresentati dagli avvocati Redolfo e Ludovico Berti.

Nel corso del processo sono stati diversi i testimoni ascoltati. Stando a quanto emerso, all’interno del cantiere, la vittima si sarebbe ammalato a causa del contatto con l’amianto. La prima diagnosi fu fatta all’ospedale di Torrette a cui seguirono altre consultazioni in alcuni centri specialistici in giro per l’Italia. L’anziano, va detto, lavorava per una ditta in appalto della Fincantieri ma ciò che è emerso dall’ambito processuale è la mancata garanzia della salubrità dei luoghi di lavoro da parte dell’azienda. La vittima, secondo gli atti e quanto raccolto, avrebbe operato senza gli adeguati dispositivi di sicurezza, in spazi angusti e nei pressi dei coibentatori.

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