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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Maturità 2020, lettera di uno studente a tutti i maturandi: «Non ci hanno tolto la dignità»

La lettera di uno studente anconetano che esprime una sua riflessione: per lui, le scelte politiche di questo governo abbiano tolto tutto ma non la dignità

Tra coloro che hanno partecipato al tour notturno di Gioventù nazionale, la notte prima degli esami, c'è anche Lorenzo Giovagnoni, studente universitario,che ha scritto una lettera al giornale in cui esprime una sua riflessione e di come, per lui, le scelte politiche di questo governo abbiano tolto agli studenti che stanno affrontando la maturità tutto, ma non la dignità:

"La dignità è un valore che difficilmente, come il coraggio per don Abbondio, una persona può darsi o perlomeno mantenere. Questa mattina inizia una delle prime tappe più importanti della vita di un giovane. I ragazzi che hanno già sostenuto l’esame di Stato sanno bene cosa si prova e li si riconosce subito: sono quelli che, con un’aria un po’ spocchiosa, raccontano a chi si appresta alle prove che, alla fine, gli esami sono poca cosa. In realtà, nascondono quella sana paura che li ha tormentati la fatidica “notte prima degli esami”. Sono quelli che nascondono quell’ansia che hanno provato mentre ripassavano le ultime cose prima di entrare ed affrontare i professori. Ma quest’anno sarà diverso. Alla fine di tutto non ci saranno più gli “spocchiosi”. Come se si fosse rotto un ciclo. Questa ultima notte è stata quella che ha rubato agli studenti anche la magia di quella notte. Studenti già privati di tutte quelle emozioni che accompagnano l’ultimo anno scolastico: le risate, gli scherzi, i cento giorni e tante altre piccole e grandi cose. Anche le ore di lezione più noiose sono mancate. A causa di quel male che stiamo tutt’ora affrontando, si è passati poi dalle aule di scuola allo schermo di un computer; dal traffico dei corridoi durante la ricreazione alla totale reclusione in casa. Paradossalmente non sembra nemmeno più quell’esame.

Come se non bastasse gli studenti si sono ritrovati ad essere guidati da uno dei peggiori ministri che potesse loro capitare in questo momento. Se questo ministro poi fosse stato uno studente, sarebbe stato uno di quelli che non combinano nulla per tutto l’anno e che, ad un mese dalla fine, in totale confusione si riduce all’ultimo per cercare di concludere alla bell’e meglio. E non credo proprio che sarebbe riuscito ad avere un giudizio favorevole della commissione. Ma allora che c’entra la dignità degli studenti? In realtà, solo una cosa non è stata tolta loro. Si tratta proprio della dignità. Ed è per questo che abbiamo affisso questo messaggio nelle scuole: per dimostrare che gli studenti, e con loro la cultura, non sono l’ultima ruota del carro. E che, nonostante tutto, dopo essere stati lasciati nell’oblio, dopo essere stati gli ultimi ad avere risposte serie, dopo essere stati costretti a cedere tutte le emozioni del caso, loro si presenteranno puntuali, audaci e a testa alta ad una delle “tappe più importanti della loro vita.”

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