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Cronaca

Rissa tra giovanissimi, scoppia il caos dopo la coltellata: aggrediti i carabinieri

E' successo questa mattina all'alba. Tutto sarebbe partito da una coltellata. Le persone presenti in strada hanno ripreso con i loro smartphone la scena

Rissa choc tra giovanissimi. Aggrediti i carabinieri intervenuti sul posto. Stando alle prime informazioni questa mattina all'alba si è scatenata una violenta rissa sulla strada che porta ad un locale nel pesarese (GUARDA IL VIDEO). 

Il caos sarebbe scoppiato dopo l'accoltellamento avvenuto fra cittadini di nazionalità albanese e nigeriana. Da lì è partita la rissa che ha coinvolto anche un gruppo di dominicani. I militari del Norm di Fano, intervenuti sul posto, sono stati accerchiati e aggrediti. Due sono rimasti feriti e hanno riportato lussazioni, traumi cranici ed escoriazioni. I ragazzi hanno preso a calci anche l'auto di servizio dei carabinieri dove, all'interno, si trovava l'autore dell'accoltellamento. La scena da panico è stata ripresa con gli smartphone da altri che si trovavano lì al momento dei fatti. In queste ore i carabinieri di Fano sono al lavoro per accertare la dinamica dei fatti.

La voce del sindacato

Nel frattempo Unarma Marche, l'associazione sindacale dei carabinieri, tuona: «Basta sacrificare operatori in  divisa, spesso costretti ad operare da soli nei weekend estivi senza supporto di  altre pattuglie per carenza di organici».

«Le  Marche necessitano di più personale in divisa che, come in questi casi e come racconta la  cronaca nazionale, gli interventi in situazioni di assembramento nei pressi di locali notturni  hanno esiti sempre più cruenti dove la sicurezza dei Militari è messa a dura prova sia dal  punto di vista fisico che dalle condizioni in cui sono costretti ad operare con un rapporto di  due contro diverse decine di giovani, dove per la stragrande maggioranza delle situazioni  sono sotto gli effetti di droghe ed alcool». Così Paolo Petracca, Segretario Generale di Unarma Marche

«I militari - prosegue la nota - si sono trovati di fronte non solo la ferocia dei cittadini stranieri, ma anche di tanti ragazzi che in stato di ebrezza tiravano bottiglie, per partito preso a favore di una fazione o dell’altra e dove a farne le spese sono stati gli operatori di polizia che per garantire in modo esemplare la sicurezza riportavano ferite guaribili in 20 e 15 giorni».

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