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Cronaca

Marche, sanità all’avanguardia: a Torrette sbarca la Rm Pet 3 Tesla. Caporossi: «Un macchinario che ci fa guardare lontano»

L’inaugurazione oggi 16 novembre all’ospedale regionale di Torrette. Il macchinario permette una doppia indagine: Pet e di risonanza magnetica. Unico esemplare lungo fascia ospedaliera adriatica e nel centro Italia

ANCONA - Un passo avanti nell’indagine oncologica. Da oggi le Marche compiono un’ulteriore svolta nei servizi al paziente attraverso un macchinario ibrido di ultima generazione: la Rm Pet 3 Tesla. Ovvero un’apparecchiatura diagnostica che permette una doppia indagine: la Pet per la funzionalità e vitalità cellulare e la Rm (risonanza magnetica) per la morfologia e caratterizzazione tissutale. «Il valore di questo nuovo asset tecnologico di ricerca e di diagnostica di precisione consiste in un deciso e assoluto ampliamento del processo di ibridazione che abbiamo scelto come principale linea di sviluppo - ha affermato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Michele Caporossi -. Questo macchinario ci farà guardare lontano e dobbiamo esserne fieri».

Tecnologia d’avanguardia

La caratteristica innovativa della Pet-Rm risiede nell’esecuzione simultanea di indagini Pet e di Risonanza Magnetica. In pratica l’apparecchiatura raccoglie con un’unica indagine diagnostica le informazioni che altrimenti andrebbero raccolte con due metodiche differenti. «Con questo strumento siamo in grado di individuare una metastasi di pochi millimetri» sottolinea il professor Andrea Giovagnoni, direttore del dipartimento di scienze radiologiche di Torrette e presidente della Società Italiana di Radiologia Medica. «Un grande successo per l’Azienda Ospedaliera delle Marche - ribadisce il dottor Luca Burroni, direttore Sod Medicina Nucleare di Torrette -. Siamo orgogliosi di poter inaugurare un’attività che fino a poco tempo fa era considerata futuristica».

La donazione

Il costo del macchinario è di 5,7 milioni di euro, di cui 1,3 milioni finanziati tramite un lascito ereditario da parte della signora Teresa Casagrande al fine di favorire progettualità legate alla ricerca in campo oncologico e i restanti 4,4 milioni di euro erogati dalla Regione. A tal proposito è nato il progetto Rimante (acronimo di Risonanza Magnetica Nucleare 3 Tesla) seguito dalla professoressa Rossana Berardi, ordinario di Oncologia all’Univpm e direttrice della Clinica Oncologica dell’Au Marche che evidenzia tra le finalità progettuali «lo studio dell’eterogeneità della neoplasia, ovvero delle diversità che questa presenta sia nella sede primitiva, sia nelle metastasi». Dunque la Rm-Pet aiuterà a caratterizzare meglio la malattia e a riuscire a mirare al meglio i trattamenti. «Un gioiello tecnologico unico da oggi in dotazione all’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche - ha commentato entusiasta il presidente dell’Assemblea regionale delle Marche, Dino Latini - che andrà a sostenere con decisione la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie oncologiche, la qualità della vita dei pazienti e la ricerca».

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