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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Marche, il primo convegno Italia in materia di adozioni internazionali di cani

Ha parlato anche l'avvocato Tommaso Rossi che ha ribadito come esistano solo buone o cattive adozioni ovunque esse vengano effettuate

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Ancona. Si è svolto domenica scorsa all' Hotel Palace del Conero il primo convegno in materia di diritti e doveri per le adozioni internazionali dei cani di canile. Organizzato dall'Associazione Adottami onlus (Marche animal rescue) che opera sul territorio per trovare famiglie ai cani di canile , trovando per loro una sistemazione per tutta la vita collaborando con Associazioni italiane ed Estere per gli affidi sia in Italia che in tutta Europa di quei cani che difficilmente trovano una casa a causa delle loro condizioni di salute o di età. L'Italia, paese tra i primi per l'accoglienza dei cani in difficoltà in Europa, quali quelli provenienti dalla Spagna, Regno Unito e Romania, rimane invece rispetto alle sue colleghe Europee ancora disinformata e reticente nei confronti delle adozioni dei propri cani in paesi Esteri, quali la Germania, la Svizzera o l'Austria, paesi con totale assenza di randagismo da decenni, canili di eccellenza e molto vicini all'Italia, sia per motivi turistici (vista la loro sempre piu' ampia presenza sul territorio non solo durante il periodo estivo ma anche con l'acquisto di proprietà) sia per la sensibilità nei confronti della situazione dei cani di canile. Argomento questo molto controverso e discusso nella nostra Nazione su cui l'Associazione Adottami onlus ha voluto fare chiarezza, sfatando miti inesistenti, informando riguardo alle leggi Europee in materia e facendo chiarezza sulle procedure corrette da seguire.

L'associazione vuole porre l'accento sul fatto che quella delle adozioni all'Estero debba essere considerata un'opportunità per l'Italia per riuscire a trovare casa al maggior numero di cani possibili che altrimenti vivrebbero un'intera esistenza in un canile, morendo nell'indifferenza a causa del sovrannumero di individui nelle strutture, portando anche un notevole risparmio economico ai Comuni e Regioni, che mantengono a loro spese i cani in canile. Il convegno si apre con la Presidente dell'Associazione Lolita Guardiani, segue l'intervento del Dott. Zabaglia dirigente Regione Marche in materia di tutela animale, che dice «mi auguro che la legge regionale possa migliorare per quanto riguarda i cani dei canili anche grazie la collaborazione delle associazioni animaliste». Onorevole presenza quella anche del Dott. Cervigni dirigente Asl area vasta 3, Marco Mancinelli coordinatore delle Guardie zoofile del Wwf di Ancona e della Referente della Lav Marche Dott.sa Marisa Aquila che ha portato sul tavolo importanti informazioni riguardo le procedure, le responsabilità e i disciplinari riguardo sia le adozioni che il trasporto degli animali adottati all'estero.

Proseguono il convegno l'avv Tommaso Rossi: «Non esiste questione se affidare o meno cani all'Estero, esistono solo buone o cattive adozioni ovunque esse vengano effettuate»; l'Avv. Vanessa Marini esperta di legislazione italiana e europea in materia di adozioni di animali, dopo aver parlato delle normative Europee presenta gli ospiti presenti e provenienti da tutta Europa con le loro testimonianze di adozioni fatte in Italia con tanto di presenza a 4 zampe di Porcy, Berlino e Yommy, ex cani problematici in canili marchigiani e che adesso vivono una vita serena e felice con le loro nuove famiglie che li hanno accolti. L'avvocato porta anche il caso drammatico di un altro cane Botolo che è riuscito ad uscire dal canile solo dopo un anno dalla prima richiesta dell'adottante straniero, e di altri 14 cani che sono stati richiesti in adozione da 12 persone dell'Unione Europea e che stanno passando trafile inimmaginabili, diversi viaggi in Italia con un notevole dispendio di energie anche economiche pur di riuscire nel loro intento cioè dare una casa a questi cani e prenderli in adozione. La burocrazia, i pregiudizi, la diffidenza al limite della discriminazione, ma soprattutto la scarsa informazione dei canili hanno fatto si che 2 dei cani richiesti siano già morti in canile prima di essere adottati e non abbiamo mai potuto godere neanche di un solo giorno in una casa calda, o di un morbido divano.

Proseguono con i loro interventi e testimonianze in materia di canili, adozioni e adozioni estere. la Dott.ssa Roberta Benigni ex presidente Associazione Senigalliese, Claudia Roeckl Presidente dell'Associazione Animaliamo che lascia una dichiarazione fortissima "preferite far morire i vostri cani nei canili piuttosto che mandarli in un divano tedesco", Antonella Poma del WWF di Terni, Sauro Presenzini del WWF di Perugia parlando della situazione dei canili aprono il vaso di pandora sul bussiness che gira intorno a queste strutture che dovrebbero essere luoghi di cura e di transito per i cani ma finiscono per diventare delle prigioni. Testimonianza foto e video dell' Associazione Amici di Argo Canile di Arezzo. Alla fine del convegno che ha superato come numero di partecipanti le aspettative dell'associazione stessa rimane un unico rammarico: «Ci auguravamo una più massiccia presenza di rappresentanti dei vari comuni, delle Asl sul territorio e dei politici. Mancavano anche quelle stesse associazioni che criticano il nostro operato e lo screditano con notizie senza fondamento, quando questa poteva essere la sede giusta per poter imparare qualcosa tutti insieme tramite il confronto con diverse realtà e non rimanere ognuno arroccato sulle proprie convinzioni ma aprendo la mente a realtà che sono ormai attuali ma in cui l'Italia si dimostra ancora arretrata, potendo poi rimanere ognuno della propria opinione pur nel rispetto del lavoro degli alti».

Patrizia Lorenzetti 

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