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Cronaca

Fincantieri: a Giugno rischio blocco e gli operai scendono in strada

Sembra ricomparire lo spettro del blocco totale del lavoro al cantiere navale Fincantieri. Un blocco che metterebbe a rischio circa 400 lavoratori. In tal caso nel cantiere resterebbero poche unità per la manutenzione

A Giugno, dopo la consegna dell'ultima imbarcazione, la Fincantieri rischia di nuovo il blocco totale del cantiere navale. Per questo ieri mattina, circa 300 operai sono scesi in corteo per manifestare la loro rabbia al grido “Prima il lavoro”. In cima al serpentone, uno striscione che recitava: “Si ricomincia. Il lavoro prima di tutto”. Si ricomincia dunque perchè, già due anni fa, il cantiere navale aveva subito un lungo blocco, mandando in cassa integrazione molti operai. Oggi quelli della Fincantieri temono il ritorno di un vecchio fantasma.

240 in cassa integrazione su 530 lavoratori, di cui una parte stanno lavorando in trasferta. “E' prevista per il 28 giungo la consegna della nave e poi più niente. Tutti fuori e si va in cassa integrazione” ha detto Pierpaolo Pullini, che rivendica l'efficienza e l'efficacia del cantiere. “Visto che i nostri impegni li abbiamo rispettati, vorremmo sapere qual'è il nostro futuro”. Ma se l'azienda non ha più commesse come fa a garantire il lavoro ai propri operai? Su questo Pullini precisa: “Fincantieri ha qualche commessa in mano”. Infatti l'azienda ha in pugno due navi “Vicking” che non solo sono acquisite, ma hanno anche la copertura finanziaria. A confermarlo il segretario Fiom di Ancona e Marche, Giuseppe Ciarrocchi, che ha detto: “Fincantieri ha detto di avere 6,5 milioni di euro di navi che non sono chiuse. Dentro questi spazi noi pensiamo che, dopo aver dimostrato efficienza, il cantiere possa essere rilanciato”.

corteo operai fincantieri

Il corteo è partito dall'ingresso del porto in piazza della Repubblica, ha percorso via Marconi, ha poi imboccato la galleria San Martino, arrivando fino a via Vecchini, per poi svoltare in direzione del Comune, dove una delegazione di circa 20 persone ha incontrato Antonio Corona. Il Commissario ha garantito per due richieste:  la possibilità di esporre sulla balconata di palazzo del Popolo uno striscione dei lavoratori e avere la ex sala consiliare per il 29 Aprile alle ore 9. In questa data infatti la Fiom incontrerà tutti i candidati sindaco per il prossimo governo della città.

Viabilità. Notevoli i disagi perchè la manifestazione si è chiaramente sommata al nuovo piano del traffico operato per la chiusura della galleria del Risorgimento. Intorno alle ore 9 sono state bloccate le auto in piazza Kennedy. Quando il corteo si accingeva ad entrare in galleria, il cordone di auto proveniente dal Piano e da via Martiri della Resistenza è stato bloccato il semaforo degli Archi all'altezza della Mole. Infine le auto che scendevano da via Montebello e volevano girare per via Simeone, sono state costrette a proseguire per via Veneto.

Un disagio che forse i cittadini comprenderanno. Oggi c'è stata una risposta in massa di tutti gli operai del cantiere portuale, di fronte alla possibilità che fra 3 mesi, quasi 400 operai si possano trovare senza un lavoro.

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