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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Partite Iva e imprese in difficoltà, flash-mob Fratelli d’Italia: «Basta carneficina»

Flash mob di Fratelli d’Italia presso la sede regionale dell’Agenzia delle Entrate di Ancona alla presenza dei Consiglieri regionali di FdI e del nuovo deputato delle Marche, Lucia Albano

Questa mattina si è tenuto un flash mob di Fratelli d’Italia presso la sede regionale dell’Agenzia delle Entrate di Ancona  alla presenza dei Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia e del nuovo Deputato delle Marche, Lucia Albano, subentrata al Presidente regionale Francesco Acquaroli. «Oggi, 16 novembre ricorre la scadenza dei versamenti iva e dei contributi Inps e Inail per troppi italiani ingiustamente dimenticati dal Governo nonostante l’oggettivo calo del fatturato- scrive in una nota il gruppo regionale FdI- Il Governo insiste nella carneficina di imprese e partite Iva in difficoltà e per questo Fratelli d’Italia protesta portando la voce di migliaia di imprese e partite iva che oggi si trovano a fronteggiare crisi e tasse. Oggi nessuno che ha avuto delle perdite si sarebbe dovuto trovare nella situazione di pagare un euro». 

Fdi rilancia quindi la proposta dell’unificazione degli anni fiscali 2019-2020 e lo spostamento di ogni scadenza e con la possibilità di compensare gli utili del 2019 con le perdite del 2020; una misura da applicare non per codici ateco ma sulla base dell’effettivo calo di fatturato.  «Non  lasciamo soli migliaia di lavoratori e attività oggi in difficoltà a causa delle restrizioni da covid 19. Per noi non sono codici ma persone, famiglie che ogni giorno si sacrificano per l’Italia e che contribuiscono alla crescita economica del nostro territorio, che meritano sostegno e risposte» continua la nota. Il capogruppo Fdi in Consiglio Regionale, Carlo Ciccioli ha dichiarato che «Fratelli d’Italia è vicina agli operatori economici, artigiani, commercianti, imprese di servizi, di ristorazione e di tutti i settori colpiti dalle misure anti-Covid, che così come articolate sono non  solo vessatorie e penalizzanti, ma soprattutto prive di buon senso e di capacità di affrontare i problemi, risolvendoli. Se insieme all’emergenza sanitaria non affrontiamo anche l’emergenza economica, tra qualche mese scoppierà una crisi sociale senza precedenti». 
 

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