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Cronaca

Manifestazione dei lavoratori Conerobus, "Chiediamo più sicurezza"

Una manifestazione di tutte le sigle sindacali per dire basta alle continue vessazioni a cui sono sottoposti gli operatori di Conerobus e ai frequenti casi di vandalismo che avvengono sugli autobus pubblici

“Oggi è una giornata molto importante perchè con questa manifestazione dovevamo sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto. Gli autisti chiedono rispetto e sicurezza per il proprio lavoro” ha detto Alfredo Fratalocchi, direttore generale dell'azienda municipalizzata Conerobus. Lo ha detto in occasione di una manifestazione che si è tenuta sabato mattina alle ore 10:00 in piazza Ugo Bassi, a cui hanno partecipato circa 100 persone. Presenti tutte le sigle sindacali dei lavoratori di Conerobus. Perchè? Dire basta alla delinquenza e alla violenza sui mezzi pubblici. Ma di quali violenze si parla? Quelle che vedono, da qualche tempo a questa parte, tutti coloro che lavorano sugli autobus di linea (in particolare autisti e controllori) vittime predestinate di soprusi, insulti e, negli ultimi mesi, anche di veri pestaggi di gruppo. Gli autisti denunciano continue situazioni che li vedono vittime di insulti, aggressioni verbali, ma anche testimoni di atti oltraggiosi da parte di alcuni individui a danno di altri passeggeri. Nel marzo scorso poi c'è stato il pestaggio ai danni di un controllore per aver fatto una multa. Poi pochi giorni fa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, con l'aggressione ad un autista dopo un diverbio con un gruppo di minorenni.

Ci troviamo in difficoltà con alcuni soggetti che diciamo non sono proprio sotto controllo. Chiediamo più attenzione” ha detto Genziano Cenci, coordinatore di esercizio. Per questo questa mattina c'erano tutti in piazza per manifestare e chiedere più sicurezza sugli autobus: Cigil, Cisl, Uil, Faisa. C'era Anche Steven Lanciani della Fit-Cisl, che ha detto: “Davanti a queste situazioni abbiamo paura. Nessuno deve lavorare con la paura e farsi male al lavoro. Noi sindacati andiamo avanti e incontreremo il Prefetto e il Questore e chiederemo alle forze pubbliche di intensificare la vigilanza”. Ma come? Al vaglio 3 proposte. Una posto di polizia proprio in piazza Ugo Bassi, oppure si chiederà al nuovo sindaco un intervento più intensivo all'organico di Polizia Municipale. Terza opzione la vigilanza privata sui mezzi pubblici. Non solo perchè i sindacati stanno anche preparando un documento con una mappa dettagliata di tutte le linee e gli orari che più di tutti sono soggetti ad atti di vandalismo o violenza.

Zaffiri contro Mancinelli

Oggi erano presenti alla manifestazione anche diversi volti della politica anconetana tra cui la candidata Valeria Mancinelli (Pd, Udc, Scelta Civica, Udc e Ancona 2020), Stefano Foresi candidato in consiglio comunale, il segretario comunale del Pd Stefano Perilli, Luca Piergiacomi (Pdl) e c'era anche Sandro Zaffiri della Lega Nord. Per la candidata del Pd “bisogna che le forze di polizia siano presenti, ma forze di polizia, no altro perchè sono loro ad avere il compito di reprimere questi fenomeni”. Dopo queste dichiarazioni è arrivato Zaffiri. Sarà la delicatezza del tema o sarà la campagna elettorale, ma i toni tra i vari esponenti politici si sono accesi e ne è nato un botta e risposta tra Mancinelli e Zaffiri. Quest'ultimo ha puntato il dito contro la sinistra e, rivolgendosi a lei, ha detto ironicamente: “Lei è qui a fare maggioranza e opposizione” e ha attaccato direttamente la Mancinelli: “Gli avete dato le case popolari e le graduatorie speciali. Se questa città non viene ripulita da questi mascalzoni lei avrà sempre dei problemi”. Ma la Mancinelli ha replicato subito: “Sono cittadini italiani se uno commette un reato, per la legge italiana se ne occupa la Polizia, non la politica”. E Zaffiri ha ribattuto che “se in un appartamento ci sono 30 persone gli altri vanno cacciati e il proprietario denunciato e questo lo deve fare la polizia municipale”.

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