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Cronaca Stazione / Via Ragusa

Scuola occupata, Mancinelli: “Nessuna trattativa, offriamo servizi che esistono già”

Il sindaco ha incontrato gli occupanti assieme agli assessori ai Servizi sociali Emma Capogrossi e alla Partecipazione democratica Stefano Foresi. Il 2 gennaio colloqui individuali

Al termine dell’incontro con gli occupanti dell’ex asilo in via Ragusa, dove si è recata insieme agli assessori ai Servizi sociali Emma Capogrossi e alla Partecipazione democratica Stefano Foresi, oltre che alle assistenti sociali del Comune, il sindaco Mancinelli ha rilasciato questa dichiarazione. Il sindaco e le assistenti sociali torneranno il 2 gennaio per avere colloqui individuali con gli occupanti e costruire risposte specifiche alle singole situazioni di disagio.

“Non c’è e non ci sarà mai nessuna “ trattativa” con gli occupanti dell’ex asilo: semplicemente il Comune offre a queste persone i servizi che esistono,  gli stessi identici servizi  che mette a disposizione di tutti quelli che hanno problemi e che non occupano abusivamente edifici.
Siamo qui, sono qui, solo perche  vogliamo essere sicuri che ciascuna di queste persone abbia conoscenza diretta e chiara di cosa il Comune può offrire e di cosa non può e non potrà offrire.
Così che queste persone possano scegliere con piena consapevolezza se usufruire o meno dei servizi che il Comune può mettere a disposizione; ovviamente non è obbligatorio accettare, sta a ciascuno di loro decidere.
Per lo stesso motivo nei giorni scorsi sono stati ripetutamente qui gli assessori Foresi e Capogrossi con le assistenti sociali, ma è stato impedito loro di parlare con i diretti interessati. Avremmo potuto pretendere di entrare con la forza ma  non l’abbiamo fatto preferendo aspettare che un minimo di ragionevolezza prevalesse, noi non abbiamo bandierine da piantare,  ora prendiamo atto che gli organizzatori ci consentono di entrare
I diretti interessati e la città tutta devono sapere che il Comune ha offerto fin dal primo giorno  e offre ancora  oggi una soluzione immediata per l’emergenza  a tutti gli occupanti che lo richiedano, e cioè un tetto, un letto, un posto caldo e pulito dove dormire e lavarsi; la sistemazione è prevista per alcuni mesi in  centri di prima accoglienza e con la garanzia di non separare i bambini dai genitori ed in particolare dalle mamme, ipotesi che nessuno ha mai preso in considerazione.
Quello che il Comune non può offrire a queste persone è l’assegnazione oggi  di una casa in barba alle regole esistenti e cioè scavalcando e calpestando diritti e bisogni di altre centinaia di famiglie che sono in graduatoria e  da troppo tempo attendono anche esse  una risposta abitativa definitiva.
Quello che il Comune e lo Stato non può consentire è l’occupazione abusiva di edifici pubblici come metodo di risposta al problema, perché le regole a volte sono sbagliate a volte funzionano malamente e bisogna impegnarsi per cambiarle, ma senza regole sarebbe il far west ed  il far west non è più civile delle regole e se dilaga il far west  i primi che ci rimettono di più  sono proprio i più deboli
Oggi la priorità sono le persone,  risolvere l’emergenza in cui vivono queste persone, i commenti sugli atteggiamenti di singoli e associazioni che hanno organizzato l’occupazione, sulle facili strumentalizzazioni della stessa, e sugli atteggiamenti politici irresponsabili  li rimandiamo a dopo, ci sarà tempo e modo di fare chiarezza anche su questo, così come di confrontarsi sulle iniziative concretamente possibili da mettere in campo per affrontare in generale il bisogno-casa”

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