Il bullo resterà due anni in comunità, mamma Patrizia: «Per lui ora c'è una nuova possibilità»
Il giudice ha concesso la messa alla prova al 17enne nigeriano che aveva preso a calci e rapinato un altro ragazzino in piazza Roma
ANCONA - Due anni di messa alla prova in comunità per il bullo dei bagni di piazza Roma. L’altro ieri il giudice del Tribunale dei Minorenni, dopo l'istanza presentata dall'avvocato difensore Aldo Sichetti, ha concesso la map al giovane 17enne di origine nigeriana che il 24 settembre scorso aveva picchiato e rapinato un minorenne vicino ai bagni pubblici. Il ragazzino era stato poi arrestato dai carabinieri mentre il giovane pestato era finito in pronto soccorso.
La vittima, difesa dall’avvocato Raffaele Napolitano, era il figlio di Patrizia Guerra, la mamma coraggio impegnata con i City Angels in città. «Sono contenta - ha dichiarato Patrizia - perché così si apre per lui una possibilità. Anche la mamma del ragazzino mi ha ringraziato per il perdono concesso. È stato un momento di grande emozione. Lui mi ha scritto anche una lettera con le sue scuse».
Nel fascicolo d’indagine c’è anche un'altra lettera che il nigeriano ha voluto indirizzare alla vittima. All’interno una frase emblematica: «Voglio essere una persona migliore degli sbagli che ho fatto». Determinante sarebbe stato il perdono di mamma Patrizia e di suo figlio per evitare il processo al 17enne: «Grazie al mio perdono - conclude Guerra - ho toccato il cuore dei giudici e loro hanno concesso la messa alla prova».