Latitante da due anni, viene tradito dalle telefonate con la mamma
Il 62enne deve scontare 6 anni e 3 mesi di reclusione per una lunga serie di reati
WEEZE (Germania) - Latitante da due anni, a tradirlo sono state le chiamate con la mamma residente nell'anconetano: così è stato arrestato un 62enne italiano che dall’11 agosto del 2020 aveva fatto perdere le proprie tracce. L'uomo, infatti, era sparito dopo la condanna a sei anni e tre mesi di reclusione per i reati in concorso per rapina aggravata, furto aggravato, delitti previsti dalle leggi speciali su uso e detenzione di armi, bancarotta fraudolenta. La polizia lo ha rintracciato in Germania e, su disposizione della Procura Generale di Perugia, ieri 30 maggio, è stato arrestato dalla polizia tedesca.
L’uomo è stato individuato tramite le attività dell’ufficio Sdi della procura generale di Perugia, istituito all’interno dell’Ufficio esecuzioni e composto da un appartenente al corpo di Polizia Penitenziaria, in collaborazione con la Squadra Mobile, Sezione Criminalità Organizzata, della Questura di Ancona.
Dal continuo monitoraggio tra le banche dati, l’ufficio ha rilevato che l’uomo, emigrato in Germania, aveva ancora contatti con i familiari, in particolare con la madre e con il figlio, residenti nei territori delle province di Ancona e Catania. Per questo motivo, è stato possibile reperire sia l’attuale domicilio, sia l’utenza telefonica utilizzata dal latitante. A seguito di quest’attività, la procura generale ha informato la questura dorica e tramite l'Interpol l'uomo è stato rintracciato e monitorato nei suoi spostamenti. L’arrestato è stato fermato poco prima delle sei del mattino presso l’aeroporto della città di Weeze. Ora è in attesa di estradizione verso l’Italia.