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Cronaca

La madre sottrae la figlia e la porta in Russia: padre disperato

Il padre sui social: «Sono disperato, piango ogni giorno»

ANCONA - Erano le tre del mattino del 31 luglio del 2021 quando lui è tornato a casa e ha trovato tutte le serrature chiuse a chiave con doppia mandata. Quella mattina non è riuscito a rientrare nell’appartamento, dove ormai non c’era più nessuno. Non avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe cambiata per sempre perché, da quella volta (il giorno dopo il suo 37° compleanno), non ha mai più rivisto né la compagna, né sua figlia. È la storia di un papà della provincia di Ancona e di un calvario durato sette mesi, per chi è stato strappato all’amore più caro che possa avere un uomo nella sua vita: quello per sua figlia. La piccola, di appena due anni, è cresciuta fra le sue braccia, mentre lui sognava di vederla diventare grande. Quel futuro si è appannato, poi è stato risucchiato dal buio di una notte. La sua ex fidanzata infatti, dopo tre anni di storia turbolenta e due di convivenza, ha deciso di scomparire nel nulla. È tornata in Russia portandosi via la piccina e, con essa, la serenità dell’uomo, che è rimasto in Italia, dando il via ad una battaglia legale per rivedere la figlia. 

Bimba portata in Russia dalla madre

"Sono stato male e sto male. - ha raccontato direttamente a Today il papà anconetano - Per me è stato un trauma psicologico importante perché per due anni ho vissuto ogni giorno della mia vita con mia figlia e adesso non c’è più. Sono anche deluso da chi avrebbe dovuto vigilare su questa vicenda e non l’ha fatto". L’uomo si riferisce al fatto che sulla donna non pendono ancora misure cautelari di alcun genere. Tutto è partito con la denuncia di lui nei confronti della ex. L’accusa? Sottrazione internazionale di minore. La querela è arrivata dai carabinieri alla Procura, dove il pm Paolo Gubinelli ha avviato un’inchiesta. Per ora c’è massimo riserbo su un’indagine in pieno svolgimento. Eppure, da quando ha preso il via l’inchiesta, la donna è rientrata più volte in Italia senza alcun controllo. Cosa che invece avrebbe auspicato l’uomo. La madre infatti sarebbe tornata in Italia per svolgere il lavoro di ragazza immagine in almeno un paio di night club. In un caso, sapendo che lei si trovava nel teramano, è stato addirittura il 37enne a prendere l’auto e andare da lei per consegnarle la notifica della querela. "Ho fatto io l'investigatore" ha detto lui.

La battaglia legale del papà per rivedere la figlia 

Nel frattempo però anche la donna ha sporto denuncia nei confronti del papà per stalking e vari reati. Accuse dalle quali è nato un secondo fascicolo di indagine (parallelo a quello della giustizia ordinaria), stavolta aperto dalla Procura presso il tribunale dei minorenni delle Marche. Lui si difende: "Il mio stalking consisteva nella mia insistenza nel cercarla, per poter vedere o sentire mia figlia". Cosa che è anche avvenuta un paio di volte, quando la nonna paterna ha concesso delle brevi videochiamate in cui faceva vedere la piccola al padre. "Io chiedo solo di poter riabbracciare mia figlia. Non voglio per forza portarla via dalla Russia, ma vorrei un accordo per un affido congiunto, in modo che lei possa stare anche con me. Poi se la giustizia dovesse affidarla a me, anche meglio, ma sarà un giudice a deciderlo". 

Aperto anche un canale fra Ministeri di Italia e Russia

Già, perché, nonostante alcuni primi timidi riavvicinamenti da parte della donna, le cose sembrano ormai irrecuperabili. Se la questione dovesse trovare una soluzione, questa arriverà quasi sicuramente seguendo canali istituzionali. L’unica vera possibilità per l’uomo di riabbracciare la figlia sembra la via ministeriale. Infatti il legale del papà anconetano, l’avvocatessa Laura Sorgentoni, si è rivolta direttamente al Ministero della Giustizia. Più precisamente al Dipartimento per la giustizia minorile, dove è stata depositata una istanza di restituzione "ai sensi dalla Convenzione de L’Aja del 25 ottobre 1980".  In pratica Roma ha contattato Mosca spiegando la situazione e chiedendo di intercedere sul proprio territorio per trovare una soluzione che possa essere accettabile sia per la parte russa della madre che per quella italiana del padre. Dal Paese estero è arrivata una risposta immediata, nella quale l’autorità centrale ha spiegato di aver attivato i propri canali per rintracciare la famiglia della donna e la bambina stessa, aprendo anche alla possibilità di dare il via ad una procedura di mediazione, laddove entrambi i genitori fossero interessati. Tuttavia, secondo quanto riportato dal Ministero italiano, "l’omologo di Mosca ha prò precisato che, una volta effettuata la localizzazione, l’istante dovrà adire direttamente l’autorità giudiziaria russa, competente in base al luogo di residenza della minore, indicato nell’istanza, per avviare la procedura volta all’emissione di un ordine del giorno". Dunque sarà il papà russo a nominare un avvocato russo e prepararsi a portare la sua battaglia direttamente nella nazione dell’est Europa. 

"Questa risposta, e anche la tempestività con cui si stanno muovendo i due ministeri, ci fa ben sperare - ha detto a Today l’avvocatessa Sorgentoni - La cosa davvero inquietante è un’altra. Abbiamo saputo che al Tribunale dei Minori è stata depositata una documentazione in lingua russa per l’acquisizione, da parte della bambina, della cittadinanza russa. Non sarebbe praticabile in automatico da quello che ci risulta perché ci vorrebbe un’autorizzazione del padre, che non ha mai dato". Certo che se la piccola, nata ad Ancona, dovesse diventare a tutti gli effetti di nazionalità russa, le cose si complicherebbero e di molto. Il padre rischierebbe di non rivederla mai più. 

Avvocato Laura Sorgentoni-2-2

Lui intanto, oltre a gestire un ristorante e alcuni locali notturni nella provincia dorica, è concentrato sull’obiettivo più importante: poter riavere l’amore della figlia. Sui social continua a raccontare il suo amore per lei, parla alla sua piccina come nella speranza che, magari un giorno, lei possa trovare quelle foto e quei video, scoprendo così che il suo papà non l’ha mai dimenticata. Il suo ultimo post su instagram è un video montaggio con immagini felici dei due anni trascorsi insieme, mentre in sottofondo passa l’audio di una delle scene più significative del serie tv "Vampire diaries": "Perché ovunque tu sia non sei qui, devo dire che non me la cavo bene senza di te, sto provando a ricominciare, ma non ci riesco perché sono perso". Il video, pubblicato il 7 febbraio scorso, sta commuovendo il web con oltre 4mila like e centinaia di commenti di chi si augura che la piccola possa crescere con anche l’amore di suo padre. 

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