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Cronaca

Malore in casa dopo una lite: interviene la polizia a calmare gli animi

La collaboratrice domestica accusata di aver rubato il portafogli all’anziano padrone di casa ha acceso la miccia per una lite tra la donna e la cognata dell’anziano. La situazione ha richiesto l’intervento della polizia per riportare la calma

ANCONA - Nel pomeriggio di ieri (22 gennaio) intorno alle 16 una chiamata alla sala operativa della polizia ha richiesto l’intervento sul posto per una lite domestica culminata in un malore. All’arrivo degli agenti le grida di aiuto provenienti dall’interno dell’appartamento hanno fatto, per un attimo temere il peggio. Una volta entrati gli uomini della polizia hanno trovato una donna stesa a terra con il cellulare ancora in mano intenta a gridare aiuto. Intorno a lei due uomini e un’altra signora, una cittadina cinese di 50 anni. La lite sarebbe scoppiata tra le due donne. La collaboratrice domestica, una cittadina tunisina di 48 anni, sarebbe stata accusata di aver sottratto il portafogli al padrone di casa, un anziano signore a cui darebbe aiuto nelle faccende domestiche a fronte di qualche somma di denaro elargita a titolo di ringraziamento. Ma la cittadina cinese, cognata dell’anziano padrone di casa, sopraggiunta nell’appartamento con suo marito, avrebbe cominciato a contestare anche il fatto che la collaboratrice si approfittasse troppo della bontà dell’uomo. Queste le ragioni della lite che ha portato la donna tunisina a scoppiare in una crisi che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. In presenza degli agenti la donna tunisina ha svuotato la borsa e le sue tasche dimostrando di non avere sottattto il poprtafogli del pèroprietario di casa. Tutti i presenti sono stati edotti sulle loro facoltà di legge e invitati a formalizzare quanto accaduto. 

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