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Cronaca Falconara Marittima

Ondaverde e Comitato Mal'aria: «Chiediamo discontinuità col passato e controlli efficaci»

«Un atteggiamento che non coglie la piena gravità della situazione vissuta dai cittadini di Falconara e che rischia di perpetuare il ruolo tranquillizzante di cui l’Arpam si è resa protagonista in questi anni»

«I prolungati periodi di mancato funzionamento delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria, la pessima gestione dell’emergenza in occasione dell’incidente dell’aprile scorso al serbatoio Api, le dichiarazioni di impotenza rispetto alla capacità di individuare le fonti delle continue emissioni che ammorbano i cittadini, sono le più eclatanti manifestazioni di inefficienza che hanno caratterizzato l’Arpam negli anni più recenti. Per non parlare della debolezza del comportamento del Comitato Tecnico Regionale, al quale l’Arpam partecipa, sul mancato rispetto di alcune prescrizioni da parte della Raffineria». A parlare sono l'Ondaverde ed il Comitato Mal'aria di Falconara. 

«La recente nomina del dott. Giancarlo Marchetti alla Direzione generale dell’Arpam è occasione per auspicare un cambio di atteggiamento dell’ente preposto alla tutela dell’ambiente. Vorremmo che da lui e dalla politica regionale, che detta le linee d’indirizzo e decide le risorse da mettere a disposizione dell’Arpam, arrivino da subito forti segnali di discontinuità rispetto al recente passato. Nelle recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa dal dott. Marchetti sulla situazione di Falconara abbiamo colto invece, purtroppo, un atteggiamento che non coglie la piena gravità della situazione vissuta dai cittadini di Falconara e che rischia di perpetuare il ruolo tranquillizzante di cui l’Arpam si è resa protagonista in questi anni».

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