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Cronaca Jesi

Jesi: maggiorazione canone Italgas, priorità alle fasce deboli

Il Comune ha individuato la possibilità di chiedere un aumento del canone all'azienda, che intende destinare in via prioritaria all'attivazione di meccanismi di tutela per le fasce deboli di utenti

L'analisi delle spese comunali a bilancio ha permesso al Comune di Jesi di individuare la possibilità di ottenere il 10% in più da Italgas per il canone di concessione della distribuzione del gas naturale in città.
Il canone si aggira attorno ai 300mila euro annui, in forza di una convenzione stipulata 8 anni fa e che sarebbe dovuta terminare nel 2018 ma che di fatto, in virtù delle nuove norme introdotte, è da considerarsi scaduta ed in regime di proroga (fino alla nuova gara di affidamento che non sarà più svolta dal Comune, ma sulla base di un più ambito territoriale).
All'interno di questo quadro normativo, vi è anche la possibilità di aggiornare il canone  a vantaggio degli enti locali. Fino appunto al 10% in più.

La Giunta comunale, nella sua ultima seduta, ha deciso di richiedere all'azienda fornitrice di gas in città la rivalutazione del canone di concessione per tale entità, stabilendo, allo stesso tempo, che le risorse aggiuntive saranno destinate in via prioritaria all'attivazione di meccanismi di tutela relativi ai costi del gas da parte delle fasce deboli di utenti.

L'incremento decorrerà a partire dal 1° gennaio del prossimo anno e durerà fino all'aggiudicazione della nuova gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas in ambito provinciale, così come previsto dalla legge.

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