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Cronaca Castelplanio

Maddalena Urbani, indagato il proprietario di casa: ora è caccia al "Libico"

Il pusher di origini siriane non è l'unico nel mirino degli inquirenti. A cedere la droga alla giovane sarebbe stato infatti un uomo detto "Il libico", un altro pusher col quale la ventenne si era vista in via Vibio Mariano sulla Cassia

L'autopsia del corpo di Maddalena Urbani all'istituto di medicina legale Gemelli potrebbe chiarire gli aspetti più oscuri della sua tragica morte, avvenuta sabato pomeriggio in un appartamento a Roma, sulla Cassia. Intanto la procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati il sessantenne di origine siriana, arrestato ieri per detenzione di droga. L'uomo che si trovava agli arresti domiciliari nell'appartemento in cui è morta la figlia del medico-eroe Carlo Urbani, è indagato per morte come conseguenza di altro reato. 

Gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato Flaminio hanno trovato un piccolo quantitativo di eroina all'interno della casa e così hanno arrestato il proprietario per detenzione di stupefaenti ai fini di spaccio. Fin dal ritrovamento del cadavere della ragazza si è ipotizzata la morte per overdose ma sarà l'esame autoptico a chiarire meglio le cause della morte. Ma c'è di più. Come scrive oggi Alessia Marani sul quotidiano Il Messaggero, la giovane potrebbe aver subito violenze prima di morire: «il siriano è indagato dalla Procura di Roma per morte in conseguenza di altro delitto e sarà ascoltato in carcere domani. Ma non è l'unico nel mirino degli inquirenti. A cedere la droga alla giovane sarebbe stato infatti un uomo detto "Il libico", un altro pusher col quale la ventenne si era vista in via Vibio Mariano sulla Cassia. Con lui si era allontanata per mezz'ora, con l'amica ad aspettarla seduta su una panchina prima che tutti e tre si dirigessero verso l’abitazione del sessantaquattrenne». Gli inquirenti sono sulle tracce del libico. 

In queste ore è stata interrogata anche Carola, l'amica della giovane vittima che in quelle ore era con lei sul treno da Perugia a Roma e poi in casa del pusher. La ragazza avrebbe riferito che ad un certo punto il siriano le avrebbe chiesto di scendere a comprare due casse d'acqua al supermercato, forse per restare solo con Maddalena. Intanto con il passare delle ore la sua amica Maddy avrebbe iniziato a star male, Carola avrebbe implorato il padrone di casa di chiamare i soccorsi ma, stando al suo racconto, il pusher si sarebbe rifiutato categoricamente. Quando è arrivata l'ambulanza la ventenne era già morta. Ora l'uomo di origini siriane potrebbe essere accusato anche di omissione di soccorso o di concorso in omicidio.

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