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Cronaca

Marche, il Procuratore Generale Macrì: «Rischio infiltrazioni 'Ndrangheta»

Le Marche sonno una regione stretta in un anello formato da Emilia Romagna, Abruzzo e Umbria dove l'Ndrangheta si è già infiltrata. E' questo l'allarme lanciato oggi dal procuratore generale Vincenzo Macrì

Le Marche sonno una regione stretta in un anello formato da Emilia Romagna, Abruzzo e Umbria dove l’Ndrangheta si è già infiltrata a partire dal Nord Italia. E’ questo l’allarme lanciato oggi dal procuratore generale della Repubblica di Ancona Vincenzo Macrì, che ha parlato in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario delle Marche al tribunale di Ancona. E’ soprattutto alla luce delle grandi opere che ci riguardano da vicino, come la Quadrilatero, che: «Alta deve essere la vigilanza affinché queste imprese non siano oggetto di infiltrazione, conseguenza poi di altri episodi malavitosi gravi». 

Dunque «Non dobbiamo abbassare la guardia» ha ribadito Macrì. Una difesa che deve restare alta anche per l’aumentare di fenomeni di microcriminalità come i furti negli appartamenti (in aumento sul territorio) e per i nuovi fenomeni estorsivi registrati recente, soprattutto nel capoluogo e lungo la riviera Adriatica. Complice anche la crisi economica, humus perfetto per chi, approfittando del calo dei profitti di strutture balneari e ristoranti, invita questi ultimi a delinquere, a svendere, cedere l’attività, anche con ricatti o pressioni di stampo mafioso

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