Omicidio di Collemarino, Luca Giustini non era sotto effetto di sostanze
Luca Giustini, il 35 di Collemarino che ha ucciso la sua bambina di appena un anno e mezzo, non aveva assunto sostanze prima di quel giorno e non era sotto effetto di sostanze mentre commetteva l'efferato delitto
Alla fine sono arrivati anche gli ultimi risultati, quelli della perizia tossicologica, che conferma come Luca Giustini, quel 17 agosto 2014, non solo non era sotto effetto di sostanze, ma non lo era stato neppure in un passato prossimo. Le analisi arrivate al pm Andrea Laurino non lasciano spazio a dubbi perchè, in queste settimane, sono stati effettuati tutti i test possibili immaginabili: da quelli del sangue e urine a quelli più complessi sul cuoio capelluto. Niente. Giustini, il 35enne che ha massacrato la sua bambina di appena 18 mesi, era pulito al momento quando ha sferrato 30 coltellate sul corpicino della sua piccola.
Questa significa una sola cosa: l'uomo era solo ed esclusivamente in preda ai propri deliri mistici, quelli che gli facevano sentire le voci. Quelli di una mente malata, affetta da una grave personalità dissociata, al punto da non poter essere processato. Infatti è stata proprio la pubblica accusa a chiedere la custodia di Giustini in un Opg (Ospedale psichiatrico giudiziario) di Reggio Emilia, dove poi è stato di fatto trasferito.
Nel frattempo la parte civile ha avviato tutte le pratiche legali per la separazione dall'imputato e ha chiesto una risarcimento danni di 2 milioni. Il tutto mentre un'agenzia immobiliare si è già occupata di rimettere sul mercato l'appartamento di via Patrizi 1.