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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Collemarino, Giustini guidato da una voce divina: «Io sono Gesù»

Lo scrive Paola Moscaroli, gup di Ancona, nella motivazione che ha portato all'assoluzione del ferroviere 35enne, che il 17 agosto del 2014 uccise con venti coltellate la figlioletta di appena 18 mesi

ANCONA - «Uccidimi, uccidimi. Non ci crederai ma io sono Gesù Cristo» Sono queste le parole che Giustini disse alla moglie, poco dopo aver ucciso con venti coltellate sua figlia Alessia.

Lo scrive Paola Moscaroli, gup di Ancona, nella motivazione della sentenza che lo scorso 15 maggio, aveva assolto per vizio totale di mente il ferroviere 35enne. L'uomo, sempre secondo il gup, era «totalmente asservito da una voce divina» che «se non avesse seguito vi sarebbero state conseguenze catastrofiche». Secondo le conclusioni del perito, lo psichiatra Renato Ariatti, «obbedire a quell'ordine era l'unica scelta possibile» ed al momento dell'omicidio l'uomo versava in uno «stato di scompenso psicotico con importante componente allucinatoria a contenuto imperativo che lo rendeva totalmente incapace di intendere e volere»

Luca Giustini il 17 agosto del 2014 uccise sua figlia Alessia di appena 18 mesi con venti coltellate. Dopo l'omicidio chiamò sua moglie Sara Bedini, che lo aspettava al mare con l'altra figlia ed i suoceri, dicendole di tornare a casa perchè aveva «combinato un casino».
Aveva accoltellato sua figlia dopo aver sentito per l'ennesima volta una voce superiore che gli intimava di agire. «Uccidimi, uccidimi - disse alla moglie quando lei tornò a casa, trovando la figlia morta nel lettino e il marito lì nella stanza -. Non ci crederai ma io sono Gesù Cristo». 

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