Porto, il Sindaco scrive a Canepa: “Parcheggi per i residenti delle vie limitrofe”
Il sindaco Gramillano e l'assessore Signorini hanno scritto al presidente dell'Autorità Portuale: "I cittadini di via della Loggia, di via Saffi e di piazza Dante Alighieri devono poter parcheggiare le proprie auto"
Lo stretto legame tra la città e il suo porto ma anche le esigenze dei cittadini che risiedono nei pressi dello scalo dorico, sono oggetto di una lettera che il sindaco Fiorello Gramillano e l’assessore alla Polizia Municipale Roberto Signorini hanno inviato nella giornata di oggi al presidente dell’Autorità Portuale, Luciano Canepa, con la quale viene richiesto al responsabile del porto di rendere disponibile un’area per la sosta per i residenti nelle vie limitrofe l’area portuale.
“Da sempre la città vive in simbiosi col proprio porto e soltanto le necessarie misure di sicurezza legate all’operatività dello scalo hanno per certi versi attenuato questa incontrovertibile realtà – hanno scritto gli amministratori - Sempre e comunque, però Ancona continua a coniugare l’aspetto prettamente romantico a quello economico e mercantile.
Ma la città ha ovviamente altre esigenze legate a quella ricca quotidianità che appunto caratterizza il capoluogo. Fra le tante, quella da tempo manifestata dai cittadini di via della Loggia, di via Saffi e di piazza Dante Alighieri: poter parcheggiare le proprie auto. Del resto in questa zona storica non ci sono parcheggi a sufficienza, le strade sono così strette da non soddisfare le esigenze di residence e alberghi ma anche quelle dei cittadini che frequentano il centro storico.
Di conseguenza, soprattutto nelle ore serali il parcheggio per i residenti è sostanzialmente impossibile. Pertanto Le chiediamo di concedere un pass (ancorché limitato a determinate fasce orarie) ai soli residenti di via della Loggia, di via Saffi e di piazza Dante Alighieri che ovviamente ne faranno regolare richiesta comprovando comunque la loro specifica residenza nelle vie indicate.
Siamo certi che una soluzione positiva della vicenda non solo non interferirebbe con la vita e la sicurezza dello scalo ma anzi renderebbe sempre più stretti i rapporti fra il porto e la città”.