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Cronaca Senigallia

Alluvione, Mangialardi scrive a Renzi: “Tradurre vicinanza in provvedimenti concreti”

Fra le priorità la dichiarazione dello stato d'emergenza, il risarcimento dei danni, opere di contrasto al dissesto idrogeologico, agevolazioni fiscali per i cittadini colpiti, rilancio del turismo

Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, che riportiamo integralmente:

“Al Presidente del Consiglio dei Ministri
         Matteo Renzi

lo scorso 3 maggio la città di Senigallia è stata colpita da un fenomeno alluvionale imprevedibile e di eccezionale portata per concentrazione ed intensità, nel quale hanno perso la vita tre persone.
Lei stesso si è potuto rendere direttamente conto della dimensione del fenomeno e della sofferenza delle persone, essendo venuto a Senigallia il giorno successivo alla tragedia. E’ stata una presenza importante per noi attraverso la quale abbiamo percepito chiaramente la solidarietà e l’attenzione Sua e dell’esecutivo da Lei presieduto.
Abbiamo sentito la stessa vicinanza da parte del governo nazionale nei riguardi della nostra comunità locale ferita anche nei giorni successivi, grazie alla presenza nei luoghi colpiti dall’alluvione dei ministri Galletti, Martina e Lorenzin.

Proprio oggi abbiamo terminato la raccolta delle segnalazioni dei danni subiti da parte dei cittadini e delle attività produttive, acquisendo la documentazione che rappresenta il presupposto per la richiesta formulata dalla Regione  della dichiarazione dello stato d’emergenza per Senigallia.
Il quadro della ricognizione dei danni, stimati con grande serietà e senso di responsabilità dai cittadini, testimonia in maniera eloquente la violenza e l’estensione del fenomeno calamitoso che si è abbattuto su Senigallia.

Tuttavia nessun numero, nessun prospetto potranno mai rappresentare anche solo una piccola parte del dolore collettivo patito, nessuna cifra potrà restituire ai propri cari le vittime o raccontare l’angoscia ed il senso di smarrimento di migliaia di persone alle quali l’acqua del fiume ha portato via, assieme alle case  e alle auto, gli  oggetti legati agli affetti più cari,  i ricordi le e le certezze conquistate lungo l’arco di un’intera esistenza. Gran parte delle nostre aziende produttive e delle nostre strutture ricettive e commerciali sono state messe in ginocchio.
L’alluvione è stata per tutta la città, sia quella colpita che quella che si è salvata, un dolore fortissimo ed una sofferenza acuta.

Eppure, come spesso accade alla nostra gente nei momenti più duri e difficili, Senigallia tutta insieme ha saputo dimostrare una volta di più una capacità di reazione eccezionale.
Il Comune ha coordinato le azioni di soccorso e di risistemazione dei luoghi con una programmazione che ha affidato a ciascun soggetto coinvolto nelle operazioni di aiuto una chiara delimitazione del proprio ambito d’intervento.
Tutti insieme ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi al lavoro 24 ore su 24 senza mai piangerci addosso. Istituzioni, cittadini danneggiati, volontari (i meravigliosi giovani “angeli del fango”) hanno saputo condurre le operazioni di soccorso alle persone colpite con straordinaria efficacia.
Il risultato è stato raggiunto in tempi eccezionalmente brevi: oggi infatti, a meno di due settimane dall’alluvione, la sistemazione delle vie, la rimozione dei rifiuti e la pulizia delle strade sono giunte a compimento.
Il modo con il quale  tutti insieme, pubblico e privato, abbiamo affrontato questi lavori di coordinamento dei soccorsi e ripristino dei luoghi dimostra come sia possibile in Italia affrontare l’emergenza con efficacia, impegno, coesione e senso di responsabilità.
La nostra parte l’abbiamo svolta fino in fondo.

Ricordo le belle parole da Lei pronunciate nella nostra sala consiliare, il giorno dopo l’alluvione. “Conoscendo la laboriosità e la forza della gente di Senigallia- ci ha detto- sono certo che la città sarà in grado di riprendersi e di tornare alla normalità già a partire dall’inizio della stagione turistica”.
Ecco, è proprio questo ciò che vorremmo fare: ristorare i danni patiti dalle famiglie e dalle attività produttive ed accogliere nel migliore dei modi i nostri affezionati turisti.
Abbiamo creato le condizioni per raggiungere questi obiettivi, ma a questo punto tutto dipende da voi.

Al governo nazionale chiediamo pertanto di tradurre la vicinanza dimostrata in questi terribili giorni in provvedimenti concreti: dichiarazione dello stato d’emergenza relativa all’alluvione di Senigallia, stanziamento di risorse economiche adeguate per il risarcimento dei danni subiti dal patrimonio pubblico, esecuzione delle opere di contrasto al dissesto idrogeologico nel nostro territorio, risarcimento per i danni subiti dai cittadini,  da una struttura sanitaria molto importante “Villa Silvia” e dalle attività produttive (immobili, macchinari e scorte), agevolazioni fiscali per i cittadini colpiti, misure per il rilancio del nostro turismo.
Allegata a questa lettera troverà una scheda con tutti i temi e le misure concrete da noi proposte per sostenere Senigallia.
Analoga richiesta, per le attribuzioni di Sua competenza, abbiamo formulato nei confronti della Regione Marche, nella consapevolezza che solo uno sforzo coordinato e congiunto delle Istituzioni sovraordinate potrà consentire  una vera ripresa.

Ci aiuti Signor Presidente, perché Senigallia non merita di essere lasciata sola.
Dimostri questo governo che l’Italia può gestire al meglio le emergenze e può essere più forte dei rischi di lentezze o opacità che si annidano in situazioni come queste e che hanno caratterizzato alcune esperienza passate.

La aspettiamo ancora a Senigallia signor Presidente, e sono certo che questa volta sarà non per rendersi conto delle  ferite del nostro territorio, ma piuttosto per goderne appieno delle bellezze e per condividere con la nostra splendida gente la gioia per una serenità ritrovata.”

Maurizio Mangialardi

SCHEDA DELLE MISURE DI AUTO PROPOSTE AL GOVERNO

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