Lite per l'eredità tra fratelli, lo picchia con un bastone dopo averlo investito con l'auto: condannato
Condannato un 69enne per lesioni aggravate. Il fratello malmenato era stato soccorso dall'eliambulanza e portato a Torrette
GENGA - Secondo l’accusa aveva investito con l'auto e picchiato con un bastone di 75 centimetri il fratello. La lite era scattata per motivi economici e, in particolare, per alcuni dissidi che si erano creati a causa di un’eredità contesa. Poi la situazione era degenerata. Questo accadeva il 25 agosto del 2020. Il giudice Paola Moscaroli ieri ha condannato il fratello aggressore a otto mesi per lesioni aggravate.
La vittima, 65enne gengarino, si è costituita parte civile con l’avvocato Ruggero Benvenuto. Il risarcimento del danno è ancora da decidere e verrà quantificato in sede civile. Il fratello imputato 69enne era difeso dai legali Fabio Grugnaletti e Raffaella Busini. L'aggressore, nel corso del processo, si era difeso dicendo che suo fratello l'aveva in qualche modo provocato. Quella sera del 2020 erano stati i figli dei due contendenti a chiamare i soccorsi. Sul posto erano intervenuti i carabinieri di Fabriano e il 118 con l'elicottero insieme all'ambulanza medicalizzata di Sassoferrato. Il fratello, aggredito ed investito con l'auto, era stato trasportato all'ospedale di Torrette in eliambulanza. I medici avevano stimato una prognosi guaribile in trenta giorni.