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Cronaca

Ristorante di lusso al vecchio faro, Legambiente esprime forte preoccupazione

«Siamo moIto preoccupati per un’operazione che, sin d’ora, minaccia di porre una gravosa ipoteca sull’auspicabile ripristino della fruibilità pubblica del Faro Vecchio»

Come abbiamo scritto nei giorni scorsi è stata presentata una domanda per l’uso del Vecchio Faro del Parco del Cardeto e delle sue pertinenze (casa del custode) da parte di una società privata la quale, a fronte di una concessione trentennale, effettuerebbe gli interventi di restauro dei beni per realizzarvi un ristorante di lusso con annesso bar. L’attività, da svolgersi all’interno del Faro nel periodo invernale, si estenderebbe alla corte esterna per attrarre un maggior numero di clienti.

«Siamo moIto preoccupati - afferma il Circolo Legambiente “Il Pungitopo” per un’operazione che, sin d’ora, minaccia di porre una gravosa ipoteca sull’auspicabile ripristino della fruibilità pubblica del Faro Vecchio, monumento simbolo della città e del Parco del Cardeto, e rischia di snaturare il parco stesso, preludendo a una pericolosa e non tollerabile sua riapertura al traffico veicolare. “Il Vecchio Faro è sempre stato il cuore del Parco del Cardeto, un parco pubblico molto amato e frequentato”, dichiarano i rappresentanti del circolo dorico di Legambiente. “Di conseguenza, ci aspettiamo che l’attività di un privato segua le regole che vigono al Cardeto e non che le regole del parco si pieghino alle esigenze di un privato. L’auspicio è che il Comune non preveda variazioni all’attuale regime di divieto di transito, eventualmente prevedendo una deroga solo ed esclusivamente per il carico e scarico, da effettuarsi in orari di bassa frequentazione da parte dei cittadini. Sarebbe assolutamente auspicabile, inoltre, che tale deroga possa prevedere l’uso esclusivo di un solo mezzo alimentato elettricamente, per il trasporto, a cura del gestore, dei clienti che non intendano raggiungere il Faro a piedi. Sembra pertanto superfluo sottolineare che l’area prospiciente il Faro non debba trasformarsi in un parcheggio a uso della struttura privata».

L’offerta tecnica prevede la fruibilità pubblica della struttura. Facciamo appello al concessionario e all’Amministrazione Comunale - proseguono i rappresentanti del Pungitopo - affinché gli orari di accesso al Faro e alle aree adiacenti siano idonei a garantire un’effettiva fruibilità e accesso al monumento. Dal Faro così i cittadini potranno godere di nuovo, dopo tanti anni di chiusura, di un panorama unico, anche nei fine settimana durante la buona stagione. Un monumento simbolo della città completamente privatizzato non sarebbe infatti un buon biglietto da visita per il capoluogo regionale. Con l’occasione chiediamo all’Amministrazione di riconsiderare gli orari di apertura del Parco, nonché le modalità di sorveglianza, fruibilità e utilizzo delle altre aree pubbliche (per spettacoli o altre iniziative culturali o sportive), dato che l’attività ricettiva si presume nel periodo estivo si protragga sino a tarda sera. Lanciamo qui un appello a tutte le Associazioni che hanno il Cardeto nel cuore per avviare un confronto comune di idee, allo scopo di condurre un’azione unitaria di difesa della fruibilità del vecchio Faro e di rilancio del Parco, luogo ricco di suggestioni relative alla storia e della natura della nostra città. Chiediamo quindi un approfondimento urgente della questione con l‘Amministrazione Comunale».

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