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Cronaca Osimo

Lega del Filo d'Oro, i numeri del 2020 e il punto sul nuovo Centro Nazionale

Il Presidente della fondazione, Rossano Bartoli: «Con i fondi del 5x1000 la Lega del Filo d'Oro potrà programmare l'apertura di nuove sedi in Italia e completare i lavori del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale»

l 2020 è stato un anno estremamente difficile per tutti, ma lo è stato ancor di più per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, che utilizzano prevalentemente il tatto per orientarsi e comunicare con il mondo che le circonda. Il distanziamento sociale imposto dalle normative governative per contenere la pandemia di Covid-19 ha di fatto rappresentato un ostacolo enorme per chi non vede e non sente, perché per loro tutto ruota attorno a mani che si sfiorano e si parlano, prerequisito fondamentale di relazione. Ma nei 5 Centri Residenziali della Fondazione Lega del Filo d'Oro Onlus di Osimo, Lesmo, Modena, Molfetta e Termini Imerese l'attività non si è mai fermata. Così come non è mai venuto a mancare il sostegno alle famiglie, seppur a distanza, volto ad aiutare i genitori lasciati soli nella faticosa gestione delle gravi disabilità dei propri figli in assenza delle attività, erogate a singhiozzo o temporaneamente sospese, offerte dai Servizi Territoriali e dai Centri Diurni. «L'anno appena concluso è stato caratterizzato per tutti noi da sforzi incredibili, che necessitano a loro volta di un incredibile sostegno, grazie al quale potremo continuare a crescere per offrire adeguata assistenza e riabilitazione a sempre più persone in tutta Italia, in un'ottica di miglioramento continuo e investendo nella ricerca per trovare nuove soluzioni che valorizzino le capacità residue di ognuno – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d'Oro Onlus – Con i fondi del 5x1000 la Lega del Filo d'Oro potrà programmare l'apertura di nuove sedi in Italia e completare i lavori del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale, la soluzione alle esigenze dei nostri ragazzi che diventano grandi e la risposta al 'dopo di noi' di tanti genitori. Anche il 2021 ci pone davanti molte sfide, abbiamo ancora tanto da realizzare, ma con un gesto semplice e gratuito tutti potranno contribuire a regalare un futuro ricco di speranza alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali di cui ci prendiamo quotidianamente cura».

Il lavoro in pandemia

Nel corso del 2020 il Centro di Riabilitazione di Osimo, che opera dal 1967, ha ospitato nei diversi servizi 146 utenti (26 quelli seguiti dal Centro Diagnostico, con un'età media di 8 anni; tra questi 15 sono stati gli interventi precoci su bambini da 0 a 4 anni), per un totale di 17.908 giornate effettive di prestazione erogate. A causa della pandemia, che ha ridotto drasticamente la possibilità di ricoveri temporanei, si è registrato un calo di circa il 15% relativo alle giornate effettive e di oltre il 44% del numero degli utenti rispetto all'anno precedente. Il Servizio Territoriale è stato di riferimento per 50 utenti e le loro famiglie. «Lo sforzo principale nelle prime fasi dell'emergenza è stato quello di combattere in prima linea contro un nemico invisibile e sconosciuto- scrive la Lega del Filo d'oro in una nota- cercando di dare continuità a una quotidianità che rischiava di non avere più nulla di normale, garantendo sempre la massima sicurezza ai propri ospiti e dipendenti e assicurando, al contempo, il calore della vicinanza ai propri utenti e alle famiglie, per non far vivere loro una condizione di  doppio isolamento. In uno scenario così denso di paure e preoccupazioni, è stata proprio la sfida complessa ed inaspettata che i genitori si sono ritrovati ad affrontare nel corso della pandemia – amplificata dall'improvviso venir meno di supporti e sostegni – ad evidenziare l'urgenza di risposte concrete ai bisogni futuri delle persone con gravi disabilità, rendendo a molti evidente che "il dopo di noi” è già presente. Per la Lega del Filo d'Oro è dunque necessario predisporre soluzioni per il futuro di queste persone, che garantiscano da un lato la sicurezza e la possibilità di usufruire di un sistema di servizi articolato e complesso, dall'altro l'opportunità di realizzare la massima autonomia possibile in base alla situazione di ognuno».

Il Centro Nazionale

«Sostenendo la Lega del Filo d'Oro con il 5x1000, si contribuisce anche al completamento del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale- spiega la fondazione- una struttura all'avanguardia per l'educazione, l'assistenza e la riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali provenienti da tutta Italia. A lavori ultimati, il Centro Nazionale sarà composto da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l'attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l'idroterapia. Sarà inoltre un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato e verranno potenziati gli spazi per l'attività di ricerca scientifica in ambito riabilitativo e sociale.  Nel 2017 è stato inaugurato il primo lotto, oggi pienamente operativo, di cui fanno parte edifici strategici come il Centro Diagnostico, i Servizi Educativi-Riabilitativi e Sanitari e i Trattamenti Intensivi. Il secondo lotto in costruzione comprende le residenze per gli ospiti a tempo pieno e le foresterie per i familiari, le piscine e le palestre, l'edificio con la cucina, mensa e lavanderia e il museo e centro didattico. Il completamento del progetto consentirà di ridurre i tempi di attesa per le diagnosi e le cure riabilitative, garantendo un intervento precoce soprattutto ai bambini molto piccoli, offrendo loro le migliori possibilità di recupero, e di accogliere un numero maggiore di persone adulte sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, incrementando i posti per i ricoveri a tempo pieno e per la degenza diurna». 

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