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Cronaca Centro storico / Via Montebello

Ex Stracca, al cantiere scoperti i resti di una terza vasca d'età romana

Visibile il sottofondo dell'opera cementizia. I lavori non si fermano e il ritrovamento verrà coperto e protetto con tessuto-non tessuto

ANCONA -  I resti di una terza vasca di epoca romana sono stati scoperti nel cantiere dell'ex Stracca: ieri è stato svolto il sopralluogo della Soprintendenza delle Marche dove, già nei giorni scorsi era stata individuata l’opera in un’area piuttosto stretta, posta tra una tubatura dell’Enel e una canaletta di copertura di una fogna ancora attiva. Il funzionario Maria Raffaella Ciuccarelli che è andata sul posto fa chiarezza: «Abbiamo visto dai carotaggi che la zona di rinvenimento si trova sul fondo di una valletta tra due declivi, ossia due pendici di due collinette, una che andava vetro lo Stracca e l’altro verso via Montebello. Quindi si trova in una sorta di fossatello in discesa dove, da sempre, ci scorre l’acqua.

Di cosa si tratta

La struttura è stata inglobata in un grosso strato di materiale trascinato dall’alto. Dunque è probabile sia discesa da una quota più alta». Confrontando il reperto con le due vasche già scoperte in precedenza che verranno musealizzate «si tratta del fondo di un’altra vasca romana posizionata per obliquo e fatta con la stessa tecnica delle altre due. Noi vediamo il sottofondo di opera cementizia, mentre sopra c’è il resto molto consumato del fondo vero e proprio della vasca in cocciopesto, una malta idraulica che serve per impermeabilizzare». Inoltre: «Poco più avanti si intravede una grande buca di età moderna riempita di materiali edilizi risalenti al Seicento o Settecento. Probabilmente in questa zona già ci vivevano e hanno riversato del materiale dentro questa buca».

Il lavori vanno avanti 


Intanto i saggi di verifica preventiva proseguono e poi si sposteranno più a monte dove verranno posate tre fosse tecniche. «L’area è sotto indagine ma non c’è nessun fermo lavori e il sottofondo della vasca verrà ricoperta con tessuto-non tessuto per proteggerla. Al momento non c’è alcun problema e continuiamo a saggiare il resto del terreno. Credo che finiranno a breve e quindi non ci vorrà molto tempo. Dipende poi sempre da quello che troviamo. Se dovessimo rinvenire qualche reperto che dev’essere scavato e se, ipoteticamente, il cantiere interferisse con la demolizione, possiamo sempre proseguire dopo i lavori. Quello che abbiamo svolto è uno studio preventivo». Lunedì 18 al via le demolizioni come da programma. 

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