Abitazioni, negozi, circoli sportivi, persino un liceo: la lista degli obiettivi di un anconetano di 49 anni è davvero variegata, e raggiunge il “ragguardevole” obiettivo di circa 20 furti, di cui l’uomo è sospettato e accusato ma che, mancando la flagranza di reato, non sono stati comunque sufficienti ad aprire le porte del carcere per questo ladro seriale.

Ad incastrarlo, finalmente, una trappola tesa l’altra sera dagli uomini della squadra Mobile: ai poliziotti era stata segnalata da una residente del quartiere di Pietralacroce una borsetta abbandonata dietro una siepe. Gli agenti hanno subito compreso che si trattava della refurtiva di un crimine recente, abbandonata con ogni probabilità in attesa di essere recuperata al momento propizio, e si sono appostati in attesa: quando il 49enne è tornato a recuperare il maltolto è scattata la trappola. I poliziotti hanno perquisito la casa dell’uomo, e lì sono stati rinvenuti diversi oggetti riconducibili a vecchi furti: nel corso della sua “carriera” il ladro aveva infatti asportato di tutto, monili d'oro, orologi preziosi, carte di credito, bancomat, documenti d'identità ma anche due telecamere e una macchina fotografica, refurtiva in parte recuperata.

L’uomo è sospettato di avere colpito a Pietralacroce, in via Fratelli Cervi, in via 25 aprile (in ben cinque negozi), al liceo Rinaldini, al bar tabaccheria del Mandracchio e al ristorante L’Osteria del Pozzo. Ma, come si è detto, non è mai stato colto sul fatto, quindi per ora ci si è dovuti fermare ad una semplice denuncia per furto aggravato, in attesa che siano raccolti altri elementi.