Jesi, parcheggi all'ospedale "Carlo Urbani": impegno a tre
L'Amministrazione comunale sta affrontando la questione dei parcheggi al "Carlo Urbani" con l'Asur e la Conerobus per concordare un servizio di trasporto pubblico che possa disincentivare l'uso dell'auto
Il problema della sosta al Carlo Urbani è sicuramente al centro dell'attenzione dell'Amministrazione comunale che - pur non avendo alcuna titolarità diretta al riguardo, a differenza di quanto sostiene il Tribunale del Malato - sta responsabilmente affrontando la questione con gli altri due soggetti coinvolti: da una parte l'Asur quale unica proprietaria e titolare esclusiva della gestione interna del parcheggio e dall'altra Conerobus per concordare un servizio di trasporto pubblico locale che possa disincentivare l'uso dell'auto.
Fermo restando che i posti attorno al Carlo Urbani di proprietà dell'Asur sono in numero di 600, vale a dire 10 volte in più rispetto a quelli che vi erano nell'area di proprietà Asur dell'ospedale di viale della Vittoria, l'Amministrazione comunale comprende perfettamente le problematiche presenti e pertanto formalizzerà quanto già auspicato nel corso di precedenti incontri con i tecnici della stessa Asur: vale a dire che una parte dei parcheggi sia riservata a pazienti e parenti, in un numero pari all'utenza media giornaliera.
Allo stesso tempo proverà ad incentivare, anche con una migliore segnaletica, il parcheggio di via Einaudi, dietro il bocciodromo, a circa 200 metri dall'ingresso del Carlo Urbani, che è regolarmente libero e che potrà così essere puntualmente utilizzato sia dai dipendenti, sia da quanti debbono recarsi in ospedale senza particolari difficoltà di deambulazione.
È inoltre in fase avanzata - e domani è previsto un ulteriore incontro - la condivisione di un miglior servizio di trasporto pubblico con Conerobus, così da ottimizzare il numero delle corse ed i relativi collegamenti con le varie parti della città.
Di certo vi è da parte di tutti l'impegno ad individuare le migliori soluzioni possibili, in uno spirito di piena collaborazione e di unità di intenti per garantire ai cittadini, siano essi pazienti, siano essi parenti di degenti, di avere la possibilità di accedere agevolmente al nuovo ospedale.