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Cronaca

Intercity Ancona-Roma, per Carrescia "Siamo a rischio isolamento". E aumentano le auto

La tratta ferroviaria Ancona-Roma sempre più nel mirino per continui disagi e disservizi. E mentre l'on. Piergiorgio Carrescia ne fa oggetto di interrogazione in Parlamento, i cittadini usano sempre più l'auto

Roma-Ancona in treno non è mai stata una tratta da scegliere a cuor leggero. E' recentemente spuntato fuori il caso oltre il limite di un treno che ha fatto circa 150 minuti di ritardo. La denuncia dei disservizi della tratta ferroviaria che collegano la nostra regione alla capitale è arrivata ieri tramite l'interrogazione parlamentare del democrat  Piergiorgio Carrescia. “I ritardi medi delle due coppie di Intercity sulla Orte-Falconara superano i 15 minuti il che significa che per ogni treno che arriva puntuale ce n'è un altro che arriva con un ritardo di 30 minuti. Di fatto si hanno tempi di percorrenza paragonabili a quelli dei regionali veloci ma al doppio del prezzo. Questa tipologia di servizio è del tutto inaffidabile ed è il segno inequivocabile del disimpegno di Trenitalia sulla linea in questione” scrive l'onorevole. Non solo ritardi perchè Carrescia parla anche di cancellazioni all'ordine del giorno, mancanza del personale di bordo, mancanza delle carrozze o del locomotore, problemi al blocco porte, guasti alla motrice e scarsa pulizia. "Siamo a rischio isolamento" ha tuonato il deputato del Pd.

L'ufficio stampa di Ferrovie dello Stato marchigiano ha spiegato innanzi tutto come questa tratta nazionale sia solo in gestione a Trenitalia perchè, non essendo la Ancona-Roma sostenibile dal punto di vista di mercato (quel che si investe non viene ripagato dall'utilizzo dell'utenza), per garantirla è necessario un contratto di servizio nazionale per cui lo Stato, come committente, paga. Dunque “Trenitalia non decide le quantità e i tagli che vengono fatti sui treni” precisa l'ufficio stampa dell'azienda.

Insomma siamo nel classico caso per cui per avere quel servizio se lo devono pagare i cittadini. Ma se lo Stato paga la gestione di Ferrovie dello Stato, quest'ultima non dovrebbe essere a maggior ragione garantire un servizio ottimale? “Su quella tratta ci sono dei problemi infrastrutturali. In più Roma Termini è un hub grande e ambito da tutti i treni per cui al minimo problema ad un treno, ne saltano altri 40. Noi di certo dobbiamo migliorare la nostra gestione e per questo stiamo lavorando. Va detto che i ritardi e i gusti ci sono e ci possono stare”. E sui ritardi l'azienda di trasporti minimizza: “I ritardi poi non sono di quella portata che si dicono”.

Tuttavia i marchigiani e gli anconetani non sembrerebbero soddisfatti soddisfatti. Lucio Pesetti che sul profilo Facebook di Carrescia scrive: “Domenica 28/07 sono partito alle ore 15,30 da Ancona e sono arrivato a Roma alle 21,45. Locomotore rotto. Lunedì sono arrivato a Roma con l'Intercity delle 6,30 alle 11,00 (circa un'ora di ritardo). Non è possibile che siamo messi in queste condizioni”.

Cristina Nardelli invece si è trasferita a Roma prima per studio e poi lavoro: “E' una delle tratte che nessuno considera. Di solito manca l'aria condizionata d'estate. La cosa più epocale che mi è successa è quella dell'anno scorso, quando ti facevano prenotare il biglietto sul sito di Trenitalia e poi quando arrivavi al treno non c'era la carrozza e di conseguenza non avevi il posto. Ultimamente non l'ho preso spesso perchè, proprio per disagi, mi organizzo con l'auto”.

Anche Valentina Fiori, anconetana che lavora a Roma, ha delle riserve: “Devo dire che in realtà ultimamente non mi lamento perchè i treni che prendo io sono in orario. Però in assoluto non sopporto che le condizioni siano pessime perchè o muori di caldo o muori di freddo perchè c'è la condizionata al massimo. Io prendo il treno da quando ho 18 anni ed è assurdo che un interregionale ci metta 4 ore e un eurostar 3 ore e mezzo. In più anche i costi penso che siano alti. L'eurostar è arrivato a costare 36 euro mentre all'inizio erano 21 euro. Se posso trovo mezzi alternativi ormai. Io con lo stessa spesa in auto ci metto di meno”.

Insomma, al di là del fatto che la tratta Roma-Ancona abbia delle criticità infrastrutturali e costi di mercato oltre il sopportabile, quel che è certo è che a farne la vera spesa sono gli utenti. E se proprio volessimo guardare il bicchiere mezzo pieno, ci possiamo consolare con il recente intercity delle 15:30. Nuovo, pulito, con le prese per la corrente a portata di mano. Il prezzo a partire da 32,50 euro.

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