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Cronaca

Fiera di San Ciriaco, buona la prima: «Più 20% dell'anno scorso»

Non solo commercio regolare però. Infatti lungo tutto il percorso è facile incontrare venditori ambulanti che approfittano dell'assenza di controlli da parte di vigili e forze di polizia

Pronti, partenza via. La Fiera di maggio edizione 2017 è scattata questa mattina. Nel migliore dei modi secondo alcuni commercianti. A rilento, secondo altri. Questione di incassi. Sull’affluenza però c’è poco da dire. Il viale della Vittoria, complice il bel tempo almeno fino al primo pomeriggio, è stato preso d’assalto da giovani, meno giovani e famiglie. Migliaia di anconetani e non hanno visitato le 460 bancarelle (contro le 480 dello scorso anno) di cibo, artigianato, bigiotteria, abbigliamento, utensileria e tempo libero e chi non c'è stato avrà tempo fino al 4 maggio. Nel tratto che comprende il Passetto e Piazza della Repubblica c’era praticamente tutta Italia. Tra i più soddisfatti c’è Antonio Mangano, titolare di un banco di prelibatezze calabresi: «Sono qui da sei anni e almeno un 20% di affluenza in più rispetto al primo giorno dell’anno scorso penso che ci sia» ha detto mentre serviva del peperoncino ad alcuni clienti.  Fiera partita in modalità Diesel invece secondo Alessandro Lamberti, titolare di un banco di olive pugliesi: «La fiera è partita un po' lenta, speriamo che si scaldi nei prossimi giorni». Il centro della città resta la posizione ideale per gli espositori. La città che si blocca per quattro giorni? Ne vale la pena secondo Roberto Alessandrini, collega di Lamberti. «E’ un blocco che permette un po' di turismo, acquisti e di adocchiare prodotti che non si trovano al supermercato. Qui abbiamo i prodotti veri dei vari centri d’Italia radunati al centro di Ancona».

Fiera di San Ciriaco 2017

Nel tratto centrale della città in effetti c’è l’Alto Adige, il Veneto, la Toscana, l’Umbria, il Lazio, la Campania, le Puglie, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Effetto benefico anche per i negozianti storici, fa eco Alessandro Lamberti «La fiera crea del lavoro anche a loro». Il Viale è un viavai spalla a spalla. Sulla carreggiata centrale è difficile mettere insieme quattro passi senza fermarsi per fare spazio a chi arriva nell’altro senso. Tra dimostrazioni di elettrodomestici futuristici e odore di carne cucinata, un prestigiatore mostra a un bambino alcune prodezze con le carte da gioco. Vanno forte i dolci. «Se l’anconetano fosse un dolce? Sarebbe un bigné con poca crema - scherza il pasticcere umbro Walter Borelli - in fondo è come il perugino. Pensa di essere su un piedistallo, ci vuole un po' per approcciarlo e prima che “si riempia di crema” ci vuole un po' di tempo». La festa è solo all’inizio. Stasera alle 21 in piazza Pertini appuntamento con la moda. Sfileranno le modelle di Ancona Fashion 2017. Il 4 maggio, giorno conclusivo della kermesse, le autorità cittadine consegneranno i “Ciriachini d’Oro” in piazza Cavour. Alle 19 la tradizionale tombolata organizzata dalla Croce Gialla, sempre a piazza Cavour.

ABUSIVISMO. Non solo commercio regolare di bancarelle e negozi però. Infatti lungo tutto il percorso della fiera di San Ciriaco è facile incontrare venditori ambulanti tutt'altro che in regolari. Si guardano intorno con attenzione e se non vedono vigili o qualsivoglia forze di polizia, depongono a terra il loro telo bianco per esporre tutta la merce contraffatta, soprattutto vestiari e oggettistica. Ce ne sono almeno una decina lungo il viale, 4 solo davanti a piazza Diaz. Persino di fronte la sede del Comune di Ancona. 

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