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Cronaca

Ingorghi e caos in centro, Civica Verde e Popolare: «Riaprire la Stazione Marittima per la metro di superficie»

Il centro ha acceso le luci del BiAncoNatale e le vie dello shopping brulicano di persone. Ma, di contro, le vie di accesso al cuore della città si animano di lunghi serpentoni d’auto. Per non parlare dei giorni di pioggia, quando il traffico si congestiona e il centro resta paralizzato

ANCONA - Weekend da bollino rosso in centro. Il colore, infatti, non è solo quello degli allestimenti di Natale. Ma anche del livello di criticità per la viabilità. Da un lato c’è da registrare il successo che sta ottenendo l’edizione in corso del BiAncoNatale. Ma dall’altro c’è il crescente bisogno di dare una risposta ai tanti interrogativi sollevati dai cittadini in merito al problema dei parcheggi e dell’accessibilità al centro. E sul tema entra a gamba testa l’associazione Ankon Nostra Civica, Verde e Popolare: «Il primo weekend delle feste natalizie ha mostrato quanto la vecchia mentalità dell’Amministrazione sulla mobilità sia deleteria per il futuro - ha tuonato il presidente dell’associazione, Daniele Ballanti -. I Civici devono andare oltre ogni schieramento che non preveda buone pratiche su mobilità e ambiente».

La critica 

Ad entrare nel mirino delle critiche dell’associazione è l’assessore al trasporto pubblico Ida Simonella, rea secondo Ballanti «di non comprendere quanto sia inutile istituire le navette per il centro dopo che negli ultimi anni sono state soppresse tutte le corsie preferenziali e con il miraggio di parcheggi facili che non hanno altro risultato se non attirare più auto in centro. Un fallimento della mobilità pubblica e privata con ripercussioni sulla salute dell’ambiente e dei cittadini». Nell’occhio del ciclone torna la Stazione Marittima che, invece di essere dismesse, «avrebbe dovuto servire una metro di superficie per portare le persone direttamente in centro senza inquinare» prosegue Ballanti. Insomma, la polemica è quanto mai accesa. Sul fronte del trasporto pubblico locale, i Civici pongono attenzione sulle sorti riservate ai filobus «unici mezzi totalmente elettrici chiusi in deposito da un anno». E ancora: «i display in piazza Ugo Bassi non consultabili perché vandalizzati o al chiuso negli uffici Conerobus e non rivolti agli utenti in attesa dei mezzi, la pensilina in via Giordano Bruno da cinque mesi inutilizzabile e, nonostante i lavori terminati, non sono ancora stati rimossi i recinti. Vecchi autobus inquinanti in circolazione come la 218 degli anni ’90 e quello che spacciano come “autobus storico” che è solo un ferro vecchio di fine anni ’70». Insomma ce n’è per tutti, anche per il futuro parcheggio San Martino, per altro tanto atteso proprio dai commercianti. Ma che per l’associazione civica porterà altre «auto ad ingolfare le vie di accesso al centro». 

Le soluzioni

E dopo gli attacchi, Ankon Nostra propone qualche soluzione: «corsie preferenziali per gli autobus, tutti i filobus in strada, parcheggi scambiatori e di prossimità con navette su corsie riservate - sostiene Ballanti - .Il sostegno al Commercio va coniugato con la sostenibilità ambientale attingendo ad esperienze positive italiane ed europee, non ricorrendo al caos attuale che fa male a tutti, commercio, autisti di Conerobus, cittadini ed ambiente».

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