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Cronaca Senigallia

Senigallia: usura ed estorsione con "metodo mafioso", otto persone a processo

Sono accusati di usura ed estorsione con l'aggravante di metodo mafioso e compariranno davanti al giudice il 12 giugno ad Ancona. Le indagini sono partite dalle dichiarazioni di un pentito

Sono accusati di usura ed estorsione con l'aggravante di metodo mafioso un cittadino senigalliese e sette napoletani (in tutto le persone indagate erano nove, ma una è deceduta), e compariranno davanti al giudice il 12 giugno ad Ancona. Si tratta di un commerciante di 39 anni originario di Manfredonia ma da tempo residente in città, A. P., 46 anni, cameriere, il fratello 41enne G. P. e altri cinque loro parenti: un 28enne e quattro persone sui 40 anni, tutti nati a Napoli ma residenti a Senigallia al momento dei fatti contestati. A riportare la notizia è il Messaggero.

LE INDAGINI. Le indagini sono partite dalle affermazioni di un pentito, cugino dei fratelli indagati, che ha accusato gli altri di affiliazione a un clan camorristico, sostenendo che gli otto si dedicavano al prestito d'ingenti somme di denaro a interessi molti alti (e alla conseguente estorsione) prima di stabilirsi a Senigallia, attività che sarebbe poi proseguita - secondo le accuse - nella città della spiaggia di velluto.
I fatti, riporta sempre il quotidiano, risalgono al 2006, ma solo due anni dopo i carabinieri sono riusciti ad ottenere dei riscontri per mezzo di intercettazioni ambientali e telefoniche. Le presunte vittime – quasi tutti imprenditori – non hanno infatti mai sporto denuncia.

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