Le tifoserie in Comune per discutere degli scontri di Rimini
Tutte le sigle delle tifoserie e i rappresentanti dell'US Ancona hanno incontrato oggi il Sindaco Gramillano e l'assessore allo sport Brisighelli per confrontarsi su quanto accaduto domenica
Il sindaco Fiorello Gramillano e l’assessore allo Sport Michele Brisighelli hanno incontrato oggi in Comune tutte le sigle delle tifoserie e i rappresentanti dell’U.S.Ancona 1905. L’incontro, voluto dal sindaco dopo la drammatica trasferta di campionato di Rimini, ha avuto lo scopo di ascoltare le testimonianze dei presenti e di capire meglio come si sono svolti i fatti durante la trasferta, segnata da scontri con le forze dell’ordine sugli spalti.
I tifosi hanno annunciato anche in questa sede di voler intraprendere un “percorso - verità” mettendo a disposizione delle autorità i documenti filmati, le foto e le testimonianze in loro possesso.
“Vogliamo assoluta chiarezza sui fatti di ingiustificata violenza che mi sono stati riferiti e a cui ho potuto assistere dalle riprese televisive e dai filmati dei presenti – ha affermato il sindaco a margine dell’incontro – Il gruppo partito per Rimini voleva seguire pacificamente la partita: non possiamo far passare un’immagine di violenza che non appartiene alla storia sportiva di questa città. Oggi stesso telefonerò alle autorità preposte alla tutela dell’ordine pubblico per chiedere un incontro e sapere davvero cosa è successo e perché. Spero vivamente che la verità dei fatti possa venire dimostrata anche attraverso il contributo degli stessi tifosi che hanno filmato e raccontato scontri provocati e certo non voluti, per non permettere che certi episodi si possano ripetere”.
“E’ stata rovinata una domenica a quattrocento tifosi arrivati a Rimini per una giornata di sport.– ha aggiunto l’assessore Brisighelli – E se ci fossero stati alcuni più agitati, mi chiedo come mai non sono stati isolati e fermati. Come si può scatenare una violenza simile dal nulla? La nostra richiesta di chiarezza è fondata anche sulla volontà di far proseguire il campionato con tranquillità e senza paura. Non vogliamo che allo stadio si rinunci ad andare per paura. Al contrario, vorremmo portare intorno alla squadra calore, giovani, famiglie”.